Vico Canonica a Novara: il fantasma di Celestina e la colonna-barometro

 

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Un vicolo stretto e nemmeno troppo lungo di Novara custodisce ben due segreti o leggende che dir si voglia, le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Il vicolo in questione è vico Canonica, in pieno centro città, che collega piazza Gramsci a piazza della Repubblica. E qui ne son successe di cose…

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Il fantasma di Celestina
Si narra che nella prima metà dell’800 un fabbro soprannominato Mazzagat per il suo carattere piuttosto irascibile, avesse la sua officina proprio in vicolo Canonica. Egli soleva litigare con l’amante Celestina e un bel giorno (a dire il vero non troppo bello), dopo l’ennesimo litigio seguito da uno scatto d’ira, la uccise. Mazzagat venne arrestato, condannato all’ergastolo e portato dritto dritto in gattabuia. Tuttavia gli abitanti di vico Canonica, ed i novaresi in genere, non poterono tirare un sospiro di sollievo perché l’anima in pena (è proprio il caso di dirlo) della povera Celestina continuava a girovagare per il vicolo durante la notte col viso coperto da un velo nero, per lanciare sventura e malocchio ai poveri malcapitati.
Per porre fine a questo periodo di terrore che costringeva i novaresi in casa dopo il tramonto, un giorno qualcuno appese sul muro davanti all’ingresso di quella che era stata l’officina del Mazzagat un’immagine in terracotta della Madonna, tuttora visibile (foto sopra). E fu così che nessuno più incontrò il fantasma di Celestina.

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Il barometro naturale
Decisamente meno inquietante è la storia della colonna che si trova proprio all’ingresso di vico Canonica, se lo si imbocca da piazza della Repubblica: sulla destra si trova una colonna che pare funga da barometro naturale. Il merito di ciò è del tipo di pietra con cui è fatta, che cambia colore quando cambia il tempo, segnalando così quando piove o quando c’è il sole.

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Fonti: Turismo insolito; NovaraVive e ComuniItaliani.it

 
4 commenti su “Vico Canonica a Novara: il fantasma di Celestina e la colonna-barometro”
  1. È la prima volta che mi avvicino al vostro sito ed è un piacere leggere cose di Novara. Due precisazioni: la Celestina era una prostituta d’alto bordo uccisa in casa sua all’inizio del 900. Il Massagatt era il suo amante (drudo, come si diceva allora). È un caso che io ho amato molto, forse più complesso di quanto sembra. Ma ignoravo completamente la storia del fantasma: puoi dirmi di più?

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