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Il Tunnel Borbonico a Napoli: un po’ di info pratiche

    Categorie Campania


È più o meno noto a tutti che il sottosuolo di Napoli riservi un sacco di sorprese. Oltre al complesso di cunicoli di origine greca e romana che dà vita ad una vera e propria città sotto terra, un’altra attrazione sotterranea ha visto la luce -non in senso letterale però- da qualche anno, aggiudicandosi un ruolo di primo piano nel panorama turistico partenopeo. Si tratta del Tunnel Borbonico (o Galleria Borbonica), ossia la via strategico-militare voluta da Ferdinando II di Borbone che doveva consentire alle truppe e ovviamente a sé stesso di scappare rapidamente verso il mare a partire da palazzo Reale, qualora se ne fosse presentata l’occasione (i moti del 1848 dopotutto erano ricordo non troppo lontano).
È possibile e assolutamente consigliabile visitare il Tunnel Borbonico sia prendendo parte a un tour standard che azzardando un percorso da speleologi o, più romanticamente, navigare sulla falda acquifera di Napoli con una zattera. Magari se siete claustrofobici fate dell’altro.

Ma andiamo per punti: StoriaDove si trovaInformazioni per la visitaLa differenza con Napoli Sotterranea

Un po’ di storia (poca)
Come già detto, è per volere di Ferdinando II di Borbone che a metà 800 viene scavato il Tunnel Borbonico. La sua funzione doveva essere quella di collegare in maniera “rapida e discreta” Palazzo Reale con uno sbocco sul mare nei pressi di piazza della Vittoria, dove peraltro si trovavano le caserme delle milizie. In realtà però, il tunnel non svolse mai le funzioni per cui fu concepito: a causa di problemi tecnici (ossia delle problematiche morfologiche che rallentarono i lavori e costrinsero l’architetto Errico Alvino a rivedere il suo progetto iniziale) e successivamente alla morte di Ferdinando II nel 1859, i lavori rimasero incompiuti.
Fu durante la Seconda Guerra Mondiale che il Tunnel venne riscoperto e utilizzato come rifugio antiaereo: è qui che la popolazione di Napoli si nascondeva quando cominciava a suonare l’allarme. Capitava a volte che la gente trascorresse più giorni nascosta nel tunnel: motivo per cui venne dotato di impianto elettrico, brande per dormire, attrezzatura per cucinare e latrine per i bisogni fisiologici.
Finita la guerra il Tunnel si trasformò da rifugio antiaereo a deposito giudiziario dove trovarono riparo auto e moto sequestrate in quanto rubate o truccate, alcune delle quali sono ancora visibili.
Gli anni ’70 videro riempire il Tunnel di munnezza, letteralmente. Evidentemente gli abitanti dei palazzi sovrastanti avevano ben pensato di utilizzarlo come discarica abusiva.
Per fortuna che c’è chi ha avuto la pazienza e la volontà di ripulirlo per regalarci così la possibilità di rivivere un pezzo di storia. Quindi, un grazie di cuore all’Associazione Culturale Borbonica Sotterranea ♥.


Dove si trova
Il Tunnel Borbonico si estende sotto la collina di Pizzofalcone nel quartiere di San Ferdinando. Ci sono due ingressi: uno a 100 metri da piazza del Plebiscito, in vico del Grottone 4 e l’altro in via Domenico Morelli 61, a cui si accede attraverso il parcheggio.

Informazioni per la visita
La Galleria Borbonica è visitabile soltanto prendendo parte ad una visita guidata e ci sono diversi percorsi disponibili: standard, via delle memorie, avventura, speleo light. Suggerisco di dare un’occhiata al sito ufficiale, per farvi un’idea dei vari percosi, dei prezzi (indicativamente partono da una decina di euro), per prenotare in anticipo (consigliato) e per verificare anche se ci sono attività ed eventi speciali in corso durante la vosta visita.

La differenza con Napoli Sotterranea
Dato che in passato ci son stati dei fraintendimenti, chiamiamoli così, che hanno addirittura richiamato l’attenzione del programma televisivo Le Iene, è bene chiarire la differenza tra Napoli Sotterranea e Tunnel Borbonico. La prima è il complesso di cave e cunicoli scavati nel sottosuolo partenopeo in età greco-romana, mentre il Tunnel Borbonico, anche se pur sempre nelle viscere di Napoli si trova, è stato fatto costruire dai Borboni molto tempo dopo. Quindi due cose decisamente diverse tra di loro 🙂

Le foto presenti in questo articolo le ho prese dal sito ufficiale della Galleria Borbonica. La seconda è di Yvonne de Rosa.

Leggi i commenti (1)

  • abbiamo fatto una visita unica veramente molto interessente del tunnel borbonico. Grazie alla ragazza SABRINA che ci ha detto numerosi cose con enthousiasmo. Grazie a lei

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