Terceira, Azzorre. Come suggerisce il nome, è la terza isola dell’arcipelago ad essere stata scoperta nonché una delle più grandi -la terza, manco a farlo apposta- e meglio assortite.
Rappresenta il punto di accesso o di fuga, in alternativa a São Miguel, per visitare l’arcipelago poiché i voli diretti per il continente partono e arrivano qui, inclusi i low cost che Ryanair non ha perso l’occasione di piazzare per decretare ufficialmente l’inizio del turismo di massa anche in questo anfratto di mondo disperso nell’Atlantico.
Terceira è anche l’isola più festaiola del gruppo centrale delle Azzorre e probabilmente di tutto l’arcipelago, un luogo in cui le bellezze naturalistiche vanno di pari pari passo con un’eredità storico-culturale che difficilmente si trova nelle altre isole.
Nonostante queste grandiose premesse, se devo essere sincera Terceira è l’isola delle Azzorre che mi ha entusiasmato di meno. Dopo aver visitato le colleghe più isolate -è proprio il caso di dirlo-, l’ho trovata troppo civilizzata e al passo coi tempi, un “qualsiasi” posto di mare. Il tempo così così e l’imminente fine di vacanza hanno probabilmente contribuito a farmela amare un po’ meno delle altre, ma questo non significa che non ci siano luoghi di interesse degni di visita, anzi. Di seguito provo a farvi una lista, ovviamente non esaustiva, delle cose da vedere e fare a Terceira, isola a cui suggerisco di dedicare un paio di giorni nel contesto di una vacanza itinerante alle Azzorre.
Angra do Heroísmo
Anche se una vacanza alle Azzorre è, per definizione, più orientata al trekking e alla natura, una parentesi culturale per fare un giro ad Angra do Heroísmo è doveroso aprirla. L’antica capitale delle Azzorre, dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’Umanità, conserva numerose testimonianze dei tempi che furono e, nonostante sia stata pressoché annientata da un terremoto nel 1980, è stata poi fedelmente ricostruita e oggi risulta più vivace che mai (quasi come una vera capitale europea!).
Ci sono numerose attrazioni da visitare ad Angra, tra cui la cattedrale, la Igreija da Misericórdia, la vivace Rua Direta e i suoi bei palazzi. Menzione d’onore va al Jardim Duque da Terceira, un vasto spazio verde che si sviluppa in salita, fino all’Obelisco da Memória sulla collina che domina la città, da cui si gode una favolosa vista su tutta Angra e la piccola baia antistante.
Altro luogo da visitare, compatibilmente con gli orari di apertura non particolarmente friendly, è la fortezza situata all’estremità occidentale della baia, il Castelo de São João Baptista nel cui complesso, accompagnati da un militare, si possono visitare le anguste prigioni in cui soggiornavano i prigionieri politici e la grande chiesa, già visibile dalla città. Proseguendo oltre la fortezza, si accede al Monte Brasil, un cono vulcanico completamente ricoperto di verde che oggi rappresenta il luogo in cui fare una passeggiata e/o un piacevole pic-nic con vista su Angra.
I templi dell’Espírito Santo
Una festività molto sentita alle Azzorre, in particolar modo a Terceira, è quella del Divino Spirito Santo. Di origine sacra ma disconosciuta dalla Chiesa cattolica nel corso degli anni, la festa dura ben otto settimane tra Pasqua e Pentecoste e si svolge intorno agli impérios, dei tempietti molto colorati che hanno l’aspetto di una cappella.
Le origini della festa risalgono al Medioevo e, al giorno d’oggi, le sperdute Azzorre sono l’unico avamposto portoghese in cui viene ancora celebrata senza alcun tipo di contaminazione. E, come detto, è proprio sull’isola di Terceira che la festa si svolge con grande entusiasmo e partecipazione da parte degli isolani e talvolta anche da turisti di passaggio (qui qualche info in più sulla festa).
Una delle attività da fare a Terceira è proprio quella di andare a caccia di impérios, che qui sono davvero numerosi. Ce n’è almeno uno in ogni centro abitato, anche in quelli più piccoli. La maggiore concentrazione si trova nella parte sud dell’isola. È difficile non notarli essendo spesso e volentieri coloratissimi.
Il “vulcanico” interno
L’interno di Terceira riserva delle sorprese molto interessanti, soprattutto per chi è interessato al vulcanesimo.
I pezzi forte sono La Gruta do Natal, e il vicino Algar do Carvão.
La prima, è un “tubo di lava” lungo circa 700 metri, una caverna vulcanica in cui si cammina su lava solidificatasi nel corso degli anni. All’interno della grotta c’è un altare in cui viene celebrata la messa il giorno di Natale (il nome della grotta deriva proprio dal fatto che venne inaugurata il 25 dicembre del 1969 e qui venne ufficiata una messa, tradizione che da allora non si è mai interrotta). La parte più avventurosa della grotta, quella che si percorreva strisciando per terra, non è più accessibile al pubblico.
L’Algar do Carvão invece è un camino vulcanico (inattivo, non temete) all’interno del quale ci si può avventurare in autonomia, per arrivare fino a quasi 100 metri di profondità. Si tratta di un luogo unico nel suo genere (a dire il vero in tutto il mondo ce ne sono solo 3, quindi piuttosto raro anche se non unico), che non può che lasciare incantati.
Il camino del vulcano si trova proprio sopra la testa dei visitatori nel momento in cui percorrono il tunnel di ingresso: un buco con la vegetazione intorno, illuminato dalla luce che entra dentro. Anche se non è possibile arrivare fino al punto più profondo, scendendo qualche rampa di scale si può vedere un laghetto che si è formato alla base della grotta. All’interno dell’Algar do Carvão fa freschino anche in estate, portarsi abbigliamento adeguato.
L’ingresso alla Gruta do Natal e all’Algar do Carvão è a pagamento. Il biglietto cumulativo per visitali entrambi, utilizzabile anche in giorni diversi, costa 9€. L’ingresso a un sito soltanto costa invece 6€. È l’associazione dilettantistica di geologi e speleologi Os Montanheiros che si occupa della gestione di questi due siti. Trovate informazioni in più sul loro sito ufficiale (in parte in inglese) e sulla pagina Facebook (solo in portoghese). Per arrivare in zona bisogna necessariamente avere un mezzo proprio, altrimenti optare per una corsa in taxi da Angra do Heroísmo (ci vogliono circa 20/25 minuti).
Già che siete in zona, fate anche un salto a vedere le fumarole di Furna do Enxofre, piuttosto deludenti se avete già visitato quelle sull’isola di São Miguel, e la piccola ma romantica Lagoa da Falcã, un laghetto immerso in un bosco di criptomerie (cedri giapponesi).
In giro per l’isola in macchina
Anche a Terceira, come nelle altre isole dell’arcipelago, avere una macchina è pressoché indispensabile, dal momento che di mezzi pubblici non ce ne sono molti (tra l’altro Terceira è una delle isole messe meglio da questo punto di vista…). L’alternativa taxi è percorribile, ma il grado di autonomia e libertà scende parecchio.
Con un mezzo proprio, nel giro di una giornata intera è possibile percorrere tutto il perimetro esterno dell’isola (circa 80 km), facendo un bel po’ di soste lungo la strada e depennando così una buona parte delle cose da vedere.
Tra i posti da non perdere la piccola e graziosissima località di São Matheus da Calheta, un piccolo villaggio di pescatori, la cui chiesa partecipa a rendere lo scenario da cartolina. A São Matheus si trova inoltre uno dei ristoranti migliori dell’isola: il Beira Mar, visibile col suo terrazzo per scendere al porto. Nonostante il locale sia molto grande, c’è sempre un bel po’ di coda da fare in alta stagione perché tutti vanno lì: il pesce è freschissimo e cucinato alla perfezione.
Tornando a cosa visitare intorno a Terceira, merita una sosta anche la vivace cittadina di Praia da Vitória, sulla costa est. Qui cominciò nel 1450 la colonizzazione dell’isola e oggi, buona parte della sua economia, ruota intorno alla presenza della base militare a Lajes, una località vicina. Degna di nota a Praia da Vitória è la fotogenica Igreia Matriz de Santa Cruz, un colossale edificio visibile da diversi punti in città.
E poi poi c’è Biscoitos ♥ (vedi punto sotto).
Le piscine naturali di Biscoitos
A nord di Terceira, a soli 16 km da Angra do Heroísmo, si trova la piccola località di Biscoitos, famosa per le sue piscine naturali tra le rocce, tra le più belle di tutto l’arcipelago, dove poter sguazzare nell’oceano in una cornice naturale meravigliosa: pozze scavate nella lava e una barriera naturale di rocce che le protegge dalle onde.
Le piscine di Biscoitos sono molto popolari, sia tra gli isolani che tra i foresti quindi, se cercate tranquillità, dopo aver fatto una doverosa sosta qui, trasferitevi nella vicina Baía das Quatro Ribeiras, dove ci sono delle piscine naturali meno belle e meno estese rispetto a quelle di Biscoitos, ma sicuramente più tranquille.
Assaggiare le specialità locali
Se in un isola ci si aspetta di mangiare principalmente pesce, a Terceira non è proprio così. Non stupitevi quindi nell’apprendere che il piatto più tipico della cucina locale è proprio a base di carne!
Qui, c’è un modo molto particolare di cucinare la carne di manzo che va assolutamente provato. Si tratta dell’alcatra, una sorta di stufato servito in un pentolone di argilla, l’alguidar, cucinato con un sacco di spezie (chiodi di garofano, cannella, peperoncino) che gli danno un gusto unico e delizioso. Vi segnalo un ristorante di Angra do Heroísmo dove l’ho mangiata e mi son trovata molto bene: O Chico in Rua de São João.
Passando al dolce, non si può lasciare l’isola senza prima aver assaggiato i Dona Amélia, delle morbide tortine monoporzione, dolcissime e super saporite (cannella e melassa si sentono parecchio), realizzate in onore dell’ultima regina portoghese in visita alle Azzorre. Ottime quelle della pasticceria O Forno, anch’essa in Rua de São João ad Angra do Heroísmo.
NON per tutti: la tourada à corda
*Attenzione argomento controverso*. Se girate per l’isola, prima o poi vi capiterà di imbattervi in una strada chiusa e di vedere un’assembramento di gente fuori dal comune. Significa che sta per cominciare (o è già in corso) una tourada à corda, ossia una sorta di corrida che si svolge per le strade dei villaggi dell’isola e che ha delle regole ben precise.
5 persone vestite con camicia bianca tengono una lunga corda con cui il toro è legato, mentre chi vuole, principalmente giovani uomini desiderosi di dimostrare il proprio coraggio, istigano il povero animale, il quale non ha troppo margine di dare una bella (e meritata) cornata a qualcuno.
Gli isolani di Terceira vanno letteralmente matti per le tourade, che sono talmente popolari da giustificare l’esistenza di un calendario ufficiale con date, orari e luoghi di svolgimento. Anche se il toro non viene mai ucciso, trattasi comunque di una pubblica umiliazione dell’animale, a titolo gratuito.
Prima la demonizzo, poi mi dilungo a raccontare cosa vedere e fare sull’isola. Perché a Terceira, dopotutto, non ci si annoia. Tuttavia il mio parere personale è quello di trascorrerci uno o due giorni, non di più, per poi passare subito a un’altra isola più rappresentativa dell’arcipelago. E, se potete, non tenetevela come ultima isola: se partire la scoperta delle Azzorre da Terceira, sarà tutto un crescendo, se terminate qui il vostro viaggio, potrebbe deludervi un po’. Proprio come è successo a me.
Leggi anche:
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- Curiosità sulle Azzorre
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ciao, tra le tante letture sicuramente la tua descrizione mi sembra: innanzitutto fatta da un viaggiatore che non si fò incatare da tutto e poi molto oggettiva.
Grazie per la condivisioen delle tue infos
Saluti
Grazie Julius!
Spero si capisca che le Azzorre le ho adorate!
Buona giornata
Silvia
Per ora le tue descrizioni sembrano le più complete e accurate. Le stiamo usando per orientarci nella vacanza. Grazie!
Grazie Michele!
Fammi poi sapere com’è andata, le Azzorre sono magiche.
Buon weekend,
Silvia
Ottima sintetica traccia per orientarsi su cosa vedere nelle isole. Grazie!
Grazie a te Daria di aver lasciato il commento. Fai buon viaggio e salutami le Azzorre! 🙂
Buona domenica
Silvia
Parto martedì per Terceira. Poi Pico e infine S. Miguel, per 10 giorni. Spero di riuscire a fare tutto. Avrei mille domande da farti…comunque complimenti!
Ciao Martina,
che invidia! 🙂
Chiedi pure tutto quello che vuoi, se ho le risposte te le do super volentieri!
Buona giornata,
Silvia
Siamo arrivate ieri sera e abbiamo fatto del tuo articolo come guida!
Non è la prima volta che ti seguiamo
Ciao Ginetta,
ma che bello che siete alle Azzorre! ♥
Ed è commovente leggere che non è la prima volta che segui i miei consigli di viaggio. Grazie per la fiducia, spero di non deluderti con i miei articoli sulle Azzorre (che non sono aggiornatisimi, a onor del vero), isole che mi hanno letteralmente fatto perdere la testa!
Divertiti e salutami queste isole spettacolari!
Buon proseguimento,
Silvia
Ottima descrizione! Brava
Grazie mille! 🙂
E, se hai in previsione un viaggio alle Azzorre… buon viaggio!
Silvia