Salsomaggiore Terme è un’ottima meta per la fuga di un giorno -ma, perché no, anche di un intero weekend- dal caos della città. Tranquilla, a misura d’uomo e verdissima, la cittadina emiliana rappresenta il posto ideale per chi ha bisogno di staccare la spina e rilassarsi completamente, dimenticandosi per un attimo i ritmi frenetici a cui troppo spesso (purtroppo) si è abituati. Il nome di Salsomaggiore è legato a Miss Italia, poiché per numerosissimi anni è stato il palcoscenico in cui veniva incoronata la reginetta di bellezza del nostro Bel Paese, ma soprattutto alle terme: qui e nella vicina frazione di Tabiano in anni passati – per la precisione nel 1839 – è stato scoperto il potere curativo delle acque presenti nel sottosuolo, che ha dato il via alla costruzione di stabilimenti termali e alberghi di lusso per ospitare il nuovo turismo in arrivo. La cittadina si è quindi sviluppata intorno a questo “business del benessere” -tutt’oggi vivo e vegeto- in un periodo in cui lo stile liberty spopolava. Oltre alle imponenti e incantevoli Terme Berzieri, sono molti in città gli edifici pubblici e privati che pavoneggiano questo stile e rendono Salsomaggiore molto elegante e sofisticata.
Se non si fosse ancora capito, le terme – sia per scopi terapeutici che per scopi meramente goderecci – sono quindi l’attività principale di Salsomaggiore. Ma anche chi non è interessato alle attività termali troverà in città e nei dintorni dei buoni motivi per passare comunque da queste parti. Di seguito vi elenco un po’ di diversivi -chiamiamoli così- alle terme: c’è abbastanza materiale per motivare uno ma anche due giorni in zona. La parola d’ordine è comunque relax.
#1 Il percorso della lucciola è la classica passeggiata fuori dal centro dei salsesi. Un giro circolare di un paio d’ore che porta dal centro fino alla frazione di Marzano e ritorno. Si cammina sull’asfalto ma lontani dal traffico e in strade secondarie dove di macchine ne passano davvero poche. La vista sulle colline e la città è davvero molto bella!
#2 Un percorso un po’ più impegnativo e che richiede almeno un paio di scarpe da ginnastica è quello che dal centro, passando prima per Salsominore e poi tra i campi, porta al Castello di Scipione, il più antico castello della zona con una storia lunga e molto interessante. Il castello è stato fatto costruire nel 1026 dalla famiglia Pallavicino in una posizione sopraelevata e strategica per poter presidiare la via del sale (numerosi pozzi di estrazione sorgevano nella zona già da millenni). Tutt’oggi la famiglia Pallavicino lo possiede ma non perché sia riuscita a mantenere la proprietà per tutti questi anni, ma grazie al buon cuore (e grande portafogli) del conte Christian Frederik Pier von Holstein che lo acquistò nel 1969 per donarlo alla moglie Maria Luisa Pallavicino. E fu così che il castello tornò in famiglia e vissero tutti felici e contenti. Da marzo a novembre, di sabato e nei giorni festivi il castello è visitabile prendendo parte a una visita guidata della durata di circa un’ora e del costo di 9€ a persona (qui più dettagli). Vi suggerisco di farla, per poter conoscere la storia del castello -non si esaurisce con le poche cose che vi ho detto io- e sbirciare al suo interno.
Dal centro di Salsomaggiore al castello ci vuole circa un’ora di cammino. I più allenati e volenterosi possono poi proseguire e completare un giro ad anello della durata totale di 3 ore (quindi, dal castello, ne mancano ancora due) che arriva fino al polo museale all’interno del parco dello Stirone, per poi rientrare in città. Un altro bel modo per respirare aria buona nel contesto collinare emiliano.
Ovviamente questi suggerimenti di passeggiate sono rivolti a chi non ha una macchina a disposizione o semplicemente abbia voglia di camminare. Ricordo che Salsomaggiore si raggiunge comodamente in treno da Fidenza: più o meno ogni ora c’è un treno che vi porta nella cittadina termale.
Se invece disponete di un mezzo proprio, ci sono numerosi borghetti nei dintorni che vale la pena di visitare. Un paio di nomi tra tutti: Vigoleno e Castel’Arquato.
Trovandoci in Emilia, è doveroso aprire una piccola ma assolutamente godereccia parentesi gastronomica. Se scegliete Salsomaggiore per trascorrerci uno o più giorni sicuramente non morirete di fame! La cucina qui è quella tipica emiliana con golosi primi piatti (gli anolini in prima fila), secondi piatti a base di carne, ottimi affettati in grande quantità accompagnati dalla torta fritta (lo gnocco fritto) e, ovviamente, non può mancare il parmigiano in differenti livelli di stagionatura.
Vi suggerisco soltanto un paio di posti che vale la pena provare:
– Parmamenù – stile un po’ hipster milanese per questo bel locale in super centro dove si posso assaggiare tutte le specialità locali ed eventualmente fare anche acquisti gastronomici da portare a casa
– Osteria del Castellazzo – un locale raccolto e grazioso, con un piccolo dehors per la bella stagione che offre una lista non immensa di piatti ma tutti molto interessanti.
I più golosi devono inoltre fare tappa dalla Pasticceria Tosi per delle colazioni da 10 e lode e dalla gelateria Sanelli: un posto a cui non si darebbe una lira a vederlo, ma che fa un gelato buonissimo!
Beh, che dire: storia, relax e buon cibo. Direi che non c’è altro da aggiungere 😉