Trekking sul Pico
Se si vuole salire sul Pico bisogna organizzarsi con largo anticipo perché soltanto un numero limitato di persone può accedervi nello stesso tempo. In alta stagione (agosto) se non ci si muove un bel po’ prima, si rimane fregati (ed è successo a me 🙁 ).
Per prenotare il “posto” bisogna contattare la Casa da Montanha (telefono +351.967.303.519, email casadamontanha@azores.gov.pt – è meglio se chiamate). Il numero di escursionisti ammessi contemporaneamente è 160. Quindi, se non si trova posto dall’oggi al domani, si può provare a recarsi lo stesso alla Casa da Montanha e mettersi in waiting list poiché prima o poi scenderà qualcuno che libererà un posto: ci sono dei gruppi organizzati che salgono di notte per vedere l’alba dalla vetta, l’ipotesi che qualcuno scenda in mattinata e liberi un posto non è poi così campata in aria.
Per quanto riguarda invece il Piquinho, ossia il pinnacolo che sporge dalla caldera e che rappresenta il punto più alto in assoluto del vulcano, soltanto 40 persone alla volta possono accedervi e rimanervi per un tempo massimo di 30 minuti.
Dopo tutta ‘sta pappardella, l’insegnamento quindi è: se avete intenzione di scalare il Pico perché è un vostro desiderio da quando avete 13 anni, non fate come me e prenotate molto prima. Io ho voluto rischiare perché non sapevo con certezza in quali giorni sarei capitata sull’isola di Pico e, inoltre, il tempo alle Azzorre (figurati alle Azzorre “di montagna”!) è sempre così variabile che non si possono pianificare attività nel lungo periodo. A me è andata male, spero che voi siate più fortunati e… lungimiranti.
In alternativa a salire sul Pico in autonomia, si può provare a contattare un’agenzia locale che di mestiere organizza trekking sul Pico con guida: vi costerà sui 40€ (60€ se si fa in notturna) anziché soltanto i 10€ di tassa d’accesso (12€ se si vuole arrivare fin sul Piquinho), ma ci sono più possibilità di trovare qualche posto se si decide “sotto data” di andare.
In qualsiasi caso, tranquilli che non si fanno tutti i 2000 metri e rotti di dislivello a piedi, ma “soltanto” pochi meno di 1000 dato che il campo base è la pluricitata Casa da Montanha a 1200 metri slm.
Cosa fare a Pico… se non si sale sul Pico
Non vi aspettate di percorrere le colline del Chianti o delle Langhe, la zona è per forza di cose più ristretta, ma è comunque molto interessante soprattutto perché qui non troverete le viti ordinate e in fila come siamo abituati noi, ma le piante crescono in maniera più o meno anarchica all’interno di piccole “celle” delimitate da muri di pietra lavica che, oltre a proteggerle da vento e schizzi d’acqua del vicino mare, restituiscono loro nella notte tutto il calore che immagazzinano durante il giorno.
In questa zona sono anche molto caratteristiche (nonché fotogeniche) le abitazioni dei locali: bianchissime, sempre riverniciate da poco, con dettagli colorati e in pietra.
Se avete un’auto a noleggio (raccomandato) la via del vino sia a Nord che a Sud di Madalena si visita facilmente vista la breve distanza. È anche possibile fare un giro a piedi tra le vigne con andata o ritorno in bus (fare un check degli orari all’ufficio turistico prima di partire). Un giretto carino e rilassante, ma nulla a che vedere coi trekking che si possono fare alle Azzorre, con tutto il rispetto per le Adegas di Pico.
Con una giornata intera a disposizione e avendo un’auto a noleggio si può fare tutto il giro dell’isola, inclusa la visita ai laghetti vulcanici dell’interno. Nonostante sia una delle isole più grosse dell’arcipelago -la seconda dopo São Miguel- una giornata basta per girarla tutta in macchina, includendo varie soste balneari/culturali/naturalistiche e mangerecce.
Prendendo un po’ di quota, quindi percorrendo le strade secondarie di “montagna” e non la litoranea, si ha la possibilità di godere per quasi tutto il tempo -meteo permettendo, ma vista la variabilità delle Azzorre è quasi inutile specificarlo sempre- di un panorama stupendo sia sulla costa di Pico che sulla dirimpettaia São Jorge, se ci si trova sulla costa Nord (dall’altra parte, all’orizzonte c’è solo oceano).
- le già citate Adegas sia nei pressi di Lajido (a Nord di Madalena) che nella zona di Criação Velha (a Sud di Madalena);
- le piscine naturali di Furna de Santo António, dove ci si può fare il bagno in una bella cornice;
- i piccoli laghetti dell’interno, accompagnati quasi sempre da mucche sullo sfondo (se si ha fortuna di non beccare nuvole, anche dal Pico);
- la cittadina di Lajes do Pico, fortemente legata ad un passato in cui la caccia alle balene era molto praticata. Lajes è il posto ideale in cui scoprire come avveniva la caccia e cosa si ricavava dalla lavorazione degli animali al Museu dos Baleeiros e al Centro de Artes e de Ciências do Mar;
- la Gruta das Torres, il più grande tunnel lavico delle Azzorre, lungo circa 5 km. L’ingresso è a pagamento, 7€.
Leggi anche:
- Azzorre fai da te: come organizzare una vacanza al top
- Azzorre: cosa vedere, cosa fare e quale isola scegliere
- Faial, Azzorre: cosa e vedere e fare nell’isola azzurra
- Flores e Corvo: cosa vedere e fare nelle isole più remote delle Azzorre
- São Miguel, Azzorre: cosa vedere e fare. Tra vulcani, terme e piantagioni di tè
- São Jorge: cosa vedere e fare nell’isola più lunga delle Azzorre
- Terceira, Azzorre: cosa vedere e fare nell’isola più festaiola dell’arcipelago
- Curiosità sulle isole Azzorre
- Azzorre: informazioni pratiche e consigli per organizzare il viaggio
***
HEY ASPETTA, non scappare via così! Dato che hai letto fino a qui vuol dire che hai trovato l’articolo utile e/o interessante… allora perché non mi lasci un commentino qui sotto? Mi faresti estremamente felice! 🙂
Inoltre passa a trovarmi su: Facebook e/o Instagram. Un bel LIKE è sempre gradito 😉
Leggi i commenti (5)
Ciao Silvia, io e mio marito ad agosto andremo a Pico per 15 giorni e vorremo anche visitare le vicine Faial e Sao Jorge. abbiamo ascoltato il tuo consiglio di prenotare per tempo per salire sul Pico abbiamo chiamato oggi 14/04 (forse un po prestino) e ci hanno detto che non si può prenotare dato che staremo li 15 giorni speriamo di farcela magari andiamo a chiedere appena arriviamo sul'isola se possiamo prenotare. Cmq volevo dirti che i tuoi articoli ci sono stati di grande aiuto per poter capire cosa non perderci visitando queste isole. due anni fa abbiamo visitato Terceira e Sao Miguel e ci siamo innamorati di queste fantastiche isole.Hai qualche consiglio da darci ancora?
Marta e Paolo
Ciao Marta e Paolo,
come vi capisco: innamorarsi delle Azzorre è piuttosto semplice :)
Forse è un po' troppo presto prenotare adesso l'accesso al Pico per agosto, provate più sotto data.
I miei consigli sulle Azzorre li ho più o meno già inseriti tutti nei vari articoli che ho scritto. Comunque posso aggiungere di non perdervi Flores e Corvo, sono due isole tanto remote quanto meravigliose ❤
Buon viaggio!
Silvia
Ciao Silvia,
mi chiamo Debora e ad agosto, quindi tra poco, partirò insieme a mia figlia di 12 anni per 14 giorni sull'isola di Pico.
Ho letto i tuoi articoli e ho guardato un pò di notizie via web ma avrei bisogno di un consiglio......noi siamo abbastanza easy ho organizzato le uscite in mare per le balene e delfini, ho noleggiato le bici e faremo sicuramente qualche escursione tranquilla a piedi. Come ci si deve vestire? le scarpe da ginnastica vanno bene?
ho letto che il tempo è sempre molto variabile.
Ti ringrazio!!
Ciao Debora!
Alle Azzorre il tempo è molto variabile, quindi prevedi sempre diversi strati, soprattutto se vai in montagna. Se hai intenzione di fare trekking, portati delle scarpe da trekking leggero e se riesci a salire sul Pico... mandami una foto! :-)
Buon viaggio
Silvia
grazie per la tua risposta, credo che eviteremo la salita sul Pico non è proprio il nostro sport :-)
ma faremo tantissime foto.