Pulsantiere con codici da inserire, telecamere e targhette con i nomi degli inquilini: niente di tutto questo a palazzo Sola-Brusca a Milano ma, in compenso, un citofono da fare invidia a chiunque, un orecchio in bronzo dalle dimensioni sovrumane. Oltre ad essere uno dei primi citofoni in assoluto della città, vince senza alcun dubbio il premio di più originale.
Il papà di quest’opera è lo scultore milanese Adolfo Wildt, che riuscì a valorizzare ulteriormente il bel palazzo liberty di via Serbelloni 10 in cui è stata collocata la sua opera e che è stato soprannominato Ca’ de l’ oreggia. L’orecchio-citofono adesso è andato in pensione e non espleta più la funzione per cui è stato creato, ma in origine rappresentava il trait d’union tra chi si recava in visita al palazzo e la portineria, incaricata poi di reperire il diretto interessato. Geniale!
Se capitate in questa zona di Milano, già che ci siete, andate a sbirciare nel giardino della vicina villa Invernizzi, troverete una bellissima sorpresa… (questa).