Abito da una decina d’anni a Milano e fino a pochi giorni fa non ero mai stata al Museo della Scienza e della Tecnologia (al secolo Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci). 3, 2, 1 partite pure con gli insulti, me li merito tutti.
Ma purtroppo capita che quando si hanno delle cose a portata di mano, si tenda a rimandare all’infinito: “intanto son lì, mica scappano”. E a me è successo proprio questo. Se poi vogliamo aggiungere che io e le scienze non andiamo troppo d’accordo, diciamo che non ho mai trovato troppi stimoli per preferire il museo al divano o al bar. Sto peggiorando la situazione, vero?
Un bel giorno però mi son sentita particolarmente ispirata. In quel periodo stavo leggendo Breve storia di (quasi) tutto di Bill Bryson, che se non avete letto vi consiglio assolutamente di fare, e avevo ancora valido l’Abbonamento Musei Lombardia Milano (altra cosa che consiglio di fare, soprattutto se vivete a Milano o in Lombardia): complici queste due cose -la prima mi ha fatto venir voglia di divulgazione scientifica e la seconda mi ha permesso di non sborsare il deca per il biglietto d’ingresso- ho finalmente varcato la soglia del museo. Per uscirne soltanto dopo 3 ore abbondanti e senza nemmeno averlo visitato tutto. Hai capito quella a cui le scienze non interessavano! 😉
Premesso che per le capre, capre, capre (cit.) come me, sarebbe meglio qualcuno di più erudito che faccia da guida, quantomeno in alcune sezioni del museo, ho visto un sacco di cose belle, interessanti e commoventi. Perché sì, mi è addirittura scesa una lacrimuccia davanti a certe scoperte e dai ricordi che mi hanno fatto tornare in mente. E quindi ho deciso di fare la mia personalissima top 5 del museo, con le cose che più mi hanno colpita:
- #1 – rimanere senza parole davanti alle imprese degli astronauti
- #2 – divertirsi a far finta di sparire, per poi ricomparire (la rima non è voluta, ma ho documentato tutto qui)
- #3 – commuoversi e/o sentirsi vecchi entrando in una cabina telefonica – alzando la cornetta risponde Nanni Moretti
- #4 – imparare a scrivere il proprio nome utilizzando il codice Morse
- #5 – riflettere sui cambiamenti climatici e sul loro effetto (e su quanto noi esseri umani siamo pirla ad aver ridotto la Terra così)
Non vi ho detto praticamente nulla sul museo, lo so, ma non era lo scopo di questo post. E poi è talmente immenso che ognuno là dentro può e deve fare il proprio percorso e la propria esperienza. Io volevo semplicemente condividere con voi il piacere di averlo finalmente visitato e magari farvi venire voglia di visitarlo anche a voi… se non l’avete ancora fatto!
Vi lascio quindi con qualche info pratica:
- Dove si trova: via San Vittore, 21 (fermata metro verde M2 Sant’Ambrogio)
- Quando è aperto: dal martedì al venerdì dalle 9:30 alle 17, il sabato e i giorni festivi dalle 9:30 alle 18:30
- Quanto costa: 10€ il biglietto intero (sono previsti ingressi ridotti o gratuiti per alcune categorie)
- A chi è consigliato: a tutti, grandi e piccini
- Ne vale la pena: se non si fosse ancora capito… sì! 😀
Per il resto non c’è Mastercard, ma il sito ufficiale.