Si tratta della zona di Tramonti, che dalle alture a est di Spezia precipita letteralmente in mare. Sono luoghi poco battuti dal turismo di massa che preferisce riversarsi nei carruggi di Monterosso, Riomaggiore & c. o lungo il Sentiero Azzurro (il percorso più famoso dello spezzino e forse dell’intera Liguria, che collega tra loro le 5 terre). È un territorio per certi versi difficile – da percorrere, da viverci, da coltivare – e che non è diventato molto commerciale, preservando la sua genuinità e autenticità.
Quaggiù arrivano solo gli amanti del trekking, dei percorsi meno battuti, delle spiagge poco affollate (non aspettatevi però di non trovarci, nessuno eh!) e, ovviamente, della particolare bellezza della Liguria.
Campiglia
Partiamo da Campiglia che, con i suoi 400 metri slm, detiene il primato di frazione più in alto di Spezia. Fin qui ci si può arrivare in auto ma anche con il bus da Spezia (gli orari li potete vedere sul sito dell’Atc, la linea è la 20) e, ovviamente, anche a piedi. Campiglia è infatti un importante crocevia tra i numerosi sentieri della zona. Si può arrivare fino alla punta del Promontorio, a Portovenere, si può prendere l’Alta Via delle 5 Terre in entrambe le direzioni e si può partire alla scoperta dell’incantato territorio di Tramonti e delle sue celebri scalinate in pietra.
Campiglia è molto piccola – ma non così tanto come gli altri posti di cui vi parlerò – e il suo centro, se così lo possiamo definire, si esaurisce nella ombreggiata piazzetta in cui affaccia la chiesa, in cui fa sosta il bus e dove c’è una piccola bottega di generi alimentari, En Goto Au So’, che funge anche da bar (i prezzi sono onesti e c’è la possibilità di sedersi nel dehors in terrazza, le torte fatte in casa sono ottime!).
La piazza di Campiglia inoltre è un immenso balcone affacciato sul mare: la vista da qui è davvero a perdita d’occhio. Io adoro questo posto e la sensazione di pace e tranquillità che è in grado di infondere a chi ci transita.
Nonostante sia un posto piuttosto remoto e non eccessivamente turistico, soprattutto se paragonato con le fab 5, offre un po’ di alloggi in cui fermarsi a dormire, ma non si tratta di soluzioni economicissime.
Imboccando da Campiglia il sentiero costiero che va verso nord (verso le 5 Terre, per intenderci, ma non l’Alta Via) ci si addentra nel territorio di Tramonti che, già dal nome, promette molto bene. 🙂
Tramonti non è un luogo ben preciso, ma è il nome con cui viene identificato il tratto di costa di circa 7 chilometri tra il territorio di Riomaggiore e quello di Portovenere. Qui ci sono, sparpagliati, diversi gruppi di case affacciate sul mare che si raggiungono soltanto percorrendo delle ripide scalinate in pietra che caratterizzano e rendono unica la zona.
Schiara
Il sentiero che si prende da Campiglia garantisce quasi ininterrottamente vista mare e sulle terrazze coltivate a vite che si trovano nel mezzo. Poco dopo aver lasciato il borgo, si trova la deviazione per Schiara e la prima “rampa” di scale in pietra.
Schiara è un gruppetto di case dai tetti rossi che sembra appeso sul mare. Il suo nome deriva dal fatto che si tratta del primo punto del territorio di Tramonti ad essere illuminato – schiarito, appunto – dal sole al mattino. E, di conseguenza, il primo in cui viene buio la sera.
Qui di scalini ce ne sono “solo” 400 (a scendere, poi bisogna rifarli in salita per tornare su).
Segnalo che nel sentiero che da Campiglia conduce a Schiara, si incontra la fontana di Nozzano, una fonte costruita dell’esercito napoleonico nel 1805 in pietra arenaria, per soddisfare le esigenze idriche dell’accampamento sottostante.
Monesteroli
Nuovamente sul sentiero principale lasciato per scendere a Schiara, si raggiunge dopo non molto il bivio per Monesteroli, dove si trova la cosiddetta scalinata grande, la più famosa (e instagrammata) della zona: 1100 scalini in pietra che scendono ripidi prima verso un minuscolo gruppo di case aggrappato a uno sperone di roccia a strapiombo sul mare, e che poi proseguono ancora più ripidi verso il mare.
In fondo alla scalinata si trovano degli scogli (sarebbe improprio parlare di spiaggia) in cui fermarsi a fare una pausa e, volendo, anche il bagno in mare.
La scalinata, definita monumento alla fatica dell’uomo, è piuttosto impegnativa sia a scendere che a salire e non è raccomandata a chi soffre di vertigini, essendo totalmente esposta e senza corrimano. Regala però degli scorci pazzeschi che in parte distraggono dalla fatica.
Portatevi abbondante acqua perché è tutta sotto il sole (che da ‘ste parti può picchiare anche piuttosto forte). La fatica è ampiamente ripagata dallo splendore di tutto ciò che c’è attorno, ma non sottovalutate lo sforzo: son più o meno 400 metri di dislivello.
In questo posto è confermato più che mai che la bellezza della Liguria bisogna conquistarsela a fatica. Ma, una volta fatta, regala grandi soddisfazioni! 🙂
Come arrivare a Monesteroli
Poiché Monesteroli rappresenta l’attrazione più gettonata del territorio di Tramonti, se volete “limitarvi” ad arrivare fin qui e spiaggiarvi per il resto della giornata (ricordandovi però che, una volta scesi a mare, dovete farvi poi 1100 scalini per risalire… se non disponete di un elicottero privato o di una barchetta), vi segnalo che potete arrivarci a piedi, oltre che da Campiglia, in altri due modi. Da Fossola (vedi paragrafo sotto) oppure da Biassa, una frazione di Spezia raggiungibile sia in auto che in bus (gli orari li potete vedere sul sito dell’Atc, la linea è la 19), lungo una strada tutta a tornanti.
Da Biassa ci vuole meno di un’ora per arrivare fino al bivio “delle scale” e lungo il sentiero incontrerete il cosiddetto menhir del Diavolo, considerato da alcuni studiosi come un’opera sacra realizzata da popolazioni antiche che abitavano la zona.
Fossola
Chi invece se la sente di camminare ancora un po’ dopo essere salito dalle scale di Monesteroli, può procedere in direzione opposta a Campiglia per raggiungere Fossola, altra deliziosa frazione in cui il tempo sembra essersi fermato (ci si impiega un’oretta). Rispetto a Monesteroli o a Schiara, l’abitato è più esteso: ci sono un po’ di case in pietra distribuite tra i muretti a secco che delimitano i terrazzamenti.
In cima a Fossola (anche qui ci sono un po’ di scale da fare!) si trova un parcheggio. Se quindi venite in macchina per visitare la zona, potete valutare di posteggiare e proseguire poi a piedi. Da qui dovrebbero passare anche dei bus, ma non son riuscita a trovare indicazioni.
I più allenati possono proseguire a piedi per Riomaggiore salendo al colle del Telegrafo (513 metri slm), proseguendo per il Santuario di Nostra Signora di Montenero per poi scendere, finalmente e ripidamente, verso il paese. Contate non meno di 2 ore e un bel po’ di dislivello e fatica, ovviamente ricompensata da panorami mozzafiato.
Io concludo qui il mio giro nel territorio di Tramonti ma, per completezza, aggiungo che ci sono altri posticini che meritano una sosta come Persico e Pineda.
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Leggi i commenti (11)
bravi! ma dal rifugio 5 terre non si può arrivare a monesteroli? e al rifugio 5 terre ci si arria a piedi o anche in auto? non che m'interessi arrivare in auto ma tanto per informazione.
Ciao Marco,
non ho mica capito qual è il Rifugio 5 Terre... :-/ Non è che intendi il Muzzerone? In questo caso sì, se da lì prosegui per Campiglia, poi arrivi a Monesteroli. E sì, si arriva in macchina al rifugio.
Spero di averti risposto. :)
Buona giornata,
Silvia
Ciao Silvia,
Mi sono appena imbattuta nel tuo racconto dell'escursione a Monesteroli e vorrei chiederti qualche informazione, se e quando avrai tempo di rispondere!
In primis, tu hai provato a salire a piedi da Spezia a Campiglia, o consiglieresti comunque un bus, a chi come me si muove in treno?
E seconda cosa, è necessario avere 5terre card o altre diavolerie turistiche del genere, per poter percorrere il sentiero?
Grazie mille, buone camminate
Irene
Ciao Irene,
grazie mille per il commento.
Io ti suggersico di raggiungere Campiglia col bus da Spezia e poi da Campiglia raggiungere Monesteroli ed eventualmente proseguire.
In alternativa, puoi partire da Porto Venere e, con una bella escursione di un paio d'ore (è quasi tutta con una vista strepitosa), arrivare a Campiglia e da lì proseguire per Monesteroli. Spostandoti coi mezzi, questa seconda opzione, può non essere facilissima da realizare: io avevo eluso il problema fermandomi a dormire in zona.
Per il momento la zona di Monesteroli è ad accesso libero, quindi non serve pagare nessun biglietto d'ingresso.
Grazie mille e buone camminate a te!
Silvia
Grazie per le dettagliate informazioni, Silvia! Conto di metterle in pratica per raggiungere Monasteroli come consigli tu fra qualche giorno.
Un abbraccio
Monica
Ciao Monica,
grazie a te per il commento.
Che bello che vai a Monesteroli! Quel pezzetto di Liguria è davvero favoloso. :)
Buona passeggiata e buon weekend,
Silvia
Senz 'altro un percosro molto impegnativo ma se uno è allenato viene ripagato, come rimanere nella piazzetta di Campiglia con la sua vista all'infinito.
Parole sante, Leonardo! :)
Grazie descrizione ben fatta
Ciao Silvia
ho visto ieri sera unbel servizio in tv su questo splendido posto e mi è venuta una gran voglia di visitarlo. Il tuo articolo così ben dettagliato poi mi ha invogliata ancora di più. Tu sai se organizzano gite anche di più giorni? ed eventualmente sapresti darmi qualche indicazione inmerito? Grazie
Ciao Maria Cristina,
grazie per il commento.
Purtroppo non posso esserti d'aiuto perché ho organizzato tutto da sola, ma credo che qualche organizzazione offra delle escursioni di gruppo a Monasteroli. Priva a fare qualche ricerca su internet.
Grazie e buona serata,
Silvia