Luang Prapang è uno di quei posti in cui si possono passare settimane intere senza annoiarsi, nonostante le dimensioni piuttosto ridotte. Ed è proprio così che fanno i viaggiatori in transito tra Thailandia e Vietnam: si prendono una pausa dai frenetici ritmi asiatici rilassandosi per qualche giorno (o settimana!) a Luang Prabang. Lo stesso discorso vale per tutti quelli che decidono di visitare il nord del Laos e che devono fare tappa obbligata a Luang Prabang (è da qui che partono bus e navi per raggiungere le varie località laotiane settentrionali). Un crocevia da cui transita tanta gente che finisce per innamorarsene e restare più a lungo del previsto.
Tiziano Terzani nel suo libro Un indovino mi disse descrive la città così: uno dei luoghi più romantici e quieti d’Asia, uno degli ultimi rifugi del vecchio fascino d’Oriente. E se un po’ della sua vera essenza l’ha persa con l’arrivo del troppo turismo, di fascino e romanticismo questa vecchia capitale ne ha ancora da vendere ed è uno dei luoghi più piacevoli in cui passare il tempo in Laos. Può risultare talvolta un po’ caotica, se paragonata ad altre località del paese, ma stiamo pur sempre parlando del caos del Laos (ho anche fatto la rima), il paese più tranquillo del Sud Est Asiatico.
Un posto che ti cattura, quindi. Non c’è nulla di male a passarci giorni interi se non settimane, ma se avete una tabella di marcia un po’ più serrata, ritmi laotiani permettendo si intende, è bene organizzare e ottimizzare un pochino il tempo in città per essere certi di non perdersi le cose più importanti.
Intanto partiamo da quanti giorni trattenersi. Secondo me non meno di 3, ma meglio se 4. In questo modo si ha occasione di godersi l’atmosfera rilassata e godereccia di Luang Prabang, visitare le attrazioni principali, fare almeno una gita di mezza giornata nei dintorni e dedicarsi a qualche attività extra. Se si è super tirati, in due giorni si possono vedere parecchie cose ma, non mi stancherò mai di dirlo, in Laos andare di fretta è un peccato mortale.
Nelle righe che seguono vi do qualche suggerimento su come trascorrere 3 o 4 giorni a Luang Prabang, se ne avete di meno a disposizione, cominciate ad eliminare qualcosa partendo dall’ultimo giorno. Però ve lo dico per l’ultima volta: vale la pena rimanere più a lungo in città, non fate una toccata e fuga solo di un paio di giorni! Se poi ne avete solo uno a disposizione… di che cosa stiamo parlando?
Cosa vedere e fare a Luang Prabang
Giorno 1: Palazzo Reale, Muang Chompet (sponda opposta del Mekong)
Una ragazza del posto che ho conosciuto mi ha detto: se non visiti il Palazzo Reale e non sali su Phu Si, la collina che domina la città, è come se a Luang Prabang non ci fossi mai stata. Perché queste sono le basi, l’abc da cui partire per comprendere meglio questo posto.
Il primo giorno in città, cominciate quindi col visitare il Palazzo Reale, anche perché gli orari di vista non son generosissimi (dalle 8 alle 11:30 e dalle 13:30 alle 16, tutti i giorni tranne il martedì – l’ingresso è a pagamento, 30.000 Kip, e oltre a non poter fare foto bisogna essere vestiti in maniera decorosa). È un edificio in stile coloniale risalente al 1904, un tempo residenza dei reali del Laos ed è il posto ideale per capire qualcosa di più sulla monarchia laotiana. L’interno ha delle sale talmente belle da lasciare senza fiato (quella del trono, ad esempio) e poi le stanze dei membri della famiglia, eleganti ma piuttosto sobrie. Nel complesso si trova anche il garage con la collezione di automobili del Palazzo Reale e soprattutto il Wat Ho Pha Bang, il tempio costruito per ospitare il Pha Bang ossia la preziosissima statua del Buddha da cui prende il nome la città.
Nonostante Luang Prabang non si possa definire una città caotica e incasinata, dall’altra sponda del fiume la dimensione diventa davvero quella di un villaggio rurale tradizionale, dove tutte le cose fatte per compiacere i turisti occidentali (dal fruit shake alle crêpes) non sono ancora arrivate.
Ci sono un po’ di templi interessanti e poco affollati da da vedere, nell’ordine incontrerete: il Wat Xieng Maen, dove riposò per sette notti il Pha Bang, nel suo viaggio di ritorno dalla Thailandia, il Wat Chompet, che si raggiunge salendo una scalinata di 123 gradini, il tempio in sé non è spettacolare (anche perché ne rimane ben poco), ma la vista da lassù lo è, e il Wat Longkhun, il tempio in cui tradizionalmente i sovrani di Luang Prabang in procinto di essere incoronati trascorrevano 3 giorni di ritiro. Tutti i templi sono a pagamento, indicativamente vi costeranno 5.000 o 10.000 Kip. Per concludere il giro, potete visitare anche la grotta Tham Sakkalin, a due passi dal Wat Longkhun (lì troverete qualcuno disposto ad accompagnarvi e ad aprirvi la porta, in cambio di una mancia): è esageratamente umida, ma il suo interno lascia di stucco.
Terminato il giro culturale e rientrati in città, è d’obbligo trovare un bel punto in cui aspettare il tramonto. Per questa prima sera vi consiglio uno dei baretti lungo il Mekong, sorseggiando un Beerlao d’ordinanza o una noce di cocco.
Giorno 2: UXO Laos Information Center, Phu Si
Dopo pranzo, con tutta la tranquillità di questo mondo, tornate in centro (a piedi sono una trentina di minuti, ma potete anche ricorrere a un tuk tuk). Adesso è il turno dell’altro grande must di Luang Prabang, il Phu Si.
Aspettate il tramonto in cima al Phu Si, sempre se i gruppi di turisti non vi facciano passare la voglia, perché è davvero un punto privilegiato da cui farlo.
Giorno 3: corso di cucina, Wat Xien Thong, altra sponda del Nam Khan, lezione di yoga
A Luang Prabang ci sono dei ristoranti eccellenti (ve ne parlo sotto al paragrafo “Dove mangiare”), molti dei quali propongono corsi di cucina. Costano sui 250.000 Kip, durano indicativamente 4 ore e prevedono un giro al mercato locale (se fatti di mattina), un po’ teoria, tanta pratica e soprattutto una grande abbuffata finale. Io ho seguito il corso del ristorante fusion Bamboo Tree e, insieme ad altre 3 persone, ho cucinato dei manicaretti che nemmeno vi immaginate!
Dopo aver spadellato e mangiato per benino dedicatevi un po’ alla cultura. Prima tappa il meraviglioso Wat Xien Thong, un complesso formato da diversi edifici uno più bello dell’altro che si trova praticamente sulla punta di Luang Prabang. L’ingresso costa 20.000 Kip, l’orario di visita è dalle 8 alle 17.
Trovandovi già quasi sulla punta della penisola, arrivate fin proprio sulla punta dove ci sono dei bei giardini in cui rilassarvi osservando il Mekong e il Nam Khan che si uniscono e le imbarcazioni che vanno avanti e indietro sui due fiumi. Dai giardini, durante la stagione secca, un traballante ponte di bamboo collega la città all’altra sponda: attraversatelo (si paga un piccolo pedaggio di 10.000 Kip) o, in alternativa, ingaggiate un barcarolo che vi traghetti dall’altra parte.
Qui potete trascorrere un’oretta o due in tutta tranquillità, visitando le poche ma interessanti attrazioni che ci sono. Dapprima fate un salto al tempio Wat Xieng Lek in posizione un po’ sopraelevata e al tranquillo villaggio di artigiani Ban Xang Khon, una breve successione di case e botteghe di artigiani dove potete acquistare dei ricordini, in particolare realizzati con la carta di cacca di elefante (sicuramente ecologici!).
Nel tardo pomeriggio, se avete ancora abbastanza tempo ed energie, potete prendere parte a una lezione di yoga presso il Luang Prabang Yoga Center (la sera si tengono al terzo piano del Sena Restaurant, nella via principale): di solito cominciano alle 17:30 e durano un’ora o un’ora e mezza a seconda dei giorni (controllate il calendario aggiornato sul sito) e il prezzo è di 40.000 o 60.000 Kip a seconda della durata. Presentatevi un po’ prima perché in alcuni giorni c’è tantissima gente e potreste restare senza materassino 😉
Giorno 4: tak bath, mercato del mattino, cascate Kuang Si
Bravissimi se siete rimasti anche un quarto giorno! Vedrete che non vi pentirete della scelta fatta 😉
Dato che vi siete svegliati presto, fatevi un giro al mercato del mattino che si svolge nei vicoletti dietro Palazzo Reale dalle 5:30 alle 16, tutti i giorni tranne la domenica. Non è grande come il Phosi Market ed è pieno di turisti, ma si trovano comunque delle cose interessanti.
In tarda mattinata organizzatevi per andare alle cascate di Kuang Si, un posto bellissimo! È l’escursione fuori città più popolare, quindi non sarà difficile trovare un gruppo a cui accozzarsi. Vi chiederanno 30.000/40.000 Kip per il trasporto (ci vuole più o un’ora ad andare e una a tornare) e il biglietto d’ingresso costa 20.000 Kip. Tutte le gite organizzate prevedono una sosta presso le cascate di un paio d’ore che, se c’è il sole, non sono tantissime, dato che vorrete sguazzare nelle acque turchesi delle piscine naturali molto più a lungo: se siete in un gruppo di persone, cercate di organizzarvi in autonomia in modo da rimanere di più.
Rientrati in città potete dedicarvi un po’ allo shopping al mercato notturno dell’artigianato, nella via principale, per fare incetta di souvenir: comincia alle 17:30 e termina alle 22 (ve l’ho detto che in Laos hanno i loro orari, il concetto di notturno è alquanto relativo). Tra la tanta paccottaglia in arrivo dalla Cina, cercando bene qualcosa di salvabile si trova.
E per concludere col botto, soprattutto se non l’avete già fatto nelle sere precedenti, regalatevi una cena di livello in uno dei diversi ristoranti raffinati della città: spenderete una decina d’euro ma sarete assolutamente gratificati. Palato e portafogli ringrazieranno. Qui sotto vi fornisco qualche nome 😉
Dove mangiare a Luang Prabang
A Luang Prabang un posto dove non si rimane a pancia vuota. L’offerta gastronomica spazia da raffinati ristoranti fusion in cui fare delle esperienze dell’altro mondo senza ricorrere all’indebitamento, alle bancarelle del mercato in cui darci dentro con lo street food laotiano per pochi spicci.
Io vi suggerisco di provare entrambe le esperienze e, in particolare, non fatevi sfuggire quella del ristorante in se il vostro soggiorno in Laos prosegue verso nord: altrove non troverete posti dove mangiare in questa maniera, ma solo ristorantini a conduzione familiare e le immancabili bancarelle di street food.
Qualsiasi cosa decidiate, non dimenticatevi però di assaggiare la salsiccia di Luang Prabang: non si tratta di una salsiccia “normale”, ma è farcita con la citronella… deliziosa! E se ve lo dice una a cui la salsiccia manco piace, credeteci!
Ma bando alle ciance, vi elenco di seguito un po’ di posti che ho provato e che consiglierei a un amico… quindi anche a voi :-). Si trovano tutti nella “penisola” e dato che la superficie è limitata, non sto a mettervi gli indirizzi: li troverete senza problemi.
- Dyen Sabai – Situato sull’altra sponda del Nam Kha, subito dopo il secondo ponte di bamboo a cui facevo cenno (quello più economico). Questo posto ve lo suggerisco più che altro per la bella location e per la piacevole atmosfera, soprattutto la sera quando poche luci illuminano la città e il ponte di bamboo (se pervenuto) è percorso da una linea di lucine. Non è un posto da local perché piuttosto trendy, con prezzi più alti della media e serve anche piatti della cucina internazionale. Tuttavia non si mangia male -io ho provato un piatto con diversi assaggi di snack laotiani quali le alghe del Mekong fritte e una salsa di melanzane- ed è il posto giusto se siete in buona compagnia (ci siamo capiti). SITO INTERNET
- Tamarind – È l’unico ristorante in cui ho dovuto aspettare in tutta la mia vacanza in Laos, ma tutti a Luang Prabang vogliono mangiare qui. E come non capirli! Io con 10€ ho mangiato due piatti principali (mi sono un po’ vergognata a ordinarli entrambi e il cameriere mi ha guardato un po’ incuriosito, ma, dato che ero da sola, ordinare due piatti era l’unico modo per assaggiare più cose), una scodella dell’immancabile sticky rice e bevuto una birra. Avrei voluto provare anche il dolce, ma lì sì che mi son vergognata e non l’ho fatto. Un’esperienza gastronomica che ripeterei subito: tutto quello che ho mangiato era sublime. Il Tamarind è la mia scelta numero 1 a Luang Prabang. SITO INTERNET
- Xieng Thong Noodle-Shop – Questo si che è un posto da local! Si trova di fianco al tempio Wat Xien Thong (quello dove vi mando il terzo giorno) e serve solo noodle di riso in zuppa in tre versioni: con carne, con uovo, con uovo e carne. Prezzi bassi e ambiente super easy. Aperto solo a pranzo.
- Mercato notturno – L’interpretazione laotiana di notturno ve l’ho già spiegata e vale anche per questo mercato: alle 22 tutti a casa. Più che un mercato vero e proprio sono delle bancarelle prese d’assalto sia da gente del posto che da turisti affamati (per lo più backpackers). Si trovano tante alternative, dal pesce alla griglia aromatizzato alla citronella (il mio preferito!) a piatti di noodles, da piatti vegetariani a proposte carnivore. Anche qui è arrivata la fastidiosa formula all you can eat e in alcuni stand, pagando un prezzo fisso ci si può servire a volontà dal buffet.
- Coconut Garden – Questa è un’altra alternativa fancy. La location è molto bella, il cibo non è male ma non l’ho trovato all’altezza del Tamarind. Oltre a servire cibo laotiano, offre anche piatti internazionali. Si trova nella strada principale. SITO INTERNET
- Bamboo Tree – Di questo ristorante fusion ve ne ho già parlato a proposito della lezione di cucina che ho fatto. Non ci sono andata a mangiare, quindi sto un po’ barando, ma lo consiglierei comunque perché se già il cibo preparato da me sotto il controllo della chef Linda era superlativo, non oso immaginare quello ufficiale servito a pranzo o a cena. SITO INTERNET
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Leggi i commenti (12)
Ti seguirò passo passo, mi fido di ciò che hai scritto. Nelle tue parole ho letto passione.
Grazie
Grazie Gino!
Fai buon viaggio, il Laos è straordinario.
Buona giornata
Silvia
Grazie per il suggerimenti! Li seguirò sicuramente
Ciao Milla,
fammi poi sapere!
Luang Prabang è una città speciale. Buon viaggio,
Silvia
Domani Luang Prabang, grazie di tutti i tuoi consigli!!
Ciao Emma,
grazie per il commento.
Che invidia che domani sarai a Luang Prabang... l'ho adorata quella città. :)
Buon soggiorno e salutami il Laos!
Silvia
Grazie mille per la tua accurata descrizione di luang prabang, seguiro i tuoi consigli nel mese di febbraio 2020 sarò lì con moglie e amici. Grazie ancora
Ciao Antonino,
grazie a te del commento. Torna poi a farmi sapere se ti è piaciuta la città!
Per il momento ti auguro un buon Natale,
Silvia
Davvero complimenti, ho segnato molte info e mi atterrò alla tua guida! Grazie mille utilissimo!
Ciao Debora,
grazie a te per il commento. Son felice di sapere che il mio articolo ti sia stato utile. Il Laos è un posto stupendo e Luang Prabang, nonostante sia molto turistica, è un posto che ti cattura. Mi piacerebbe sapere le tue impressioni post viaggio, torna a farmele sapere!
Buon viaggio e buon 2020,
Silvia
Ho letto con piacere il tuo articolo, molto entusiastico e di aiuto, grazie per le informazioni, scoprirò con piacere soprattutto i ristoranti locali, comunque ad oggi 22.02.2020 trovo che i prezzi per essere in Laos siano un pochino alti, sicuramente ne approfittano
Ciao Mauro,
grazie per il tuo contributo.
Sì, in effetti Luang Prabang - e il Laos in generale - mi aveva entusiasmato molto! :)
Io non avevo trovato i prezzi troppo alti, ma magari sono aumentati nel frattempo. Riesci a fare qualche esempio?
E fammi sapere com'è andata!
Buon Laos e buon weekend,
Silvia