Limone sul Garda è una piccola e deliziosa località affacciata sulla sponda lombarda del lago di Garda. È l’ultimo comune della Lombardia prima di entrare in Trentino proseguendo verso nord.
I turisti tedeschi amano Limone alla follia e sono proprio loro che rappresentano lo zoccolo duro dei visitatori del paese (non c’è albergatore, ristoratore e lavoratore in ambito turistico a Limone che non conosca qualche parola di tedesco). Molti sono pure recidivi: tornano quasi tutti gli anni per godersi questo angolino incantato del nostro Bel Paese.
Infatti, se nella bassa stagione la popolazione di Limone è di soli 1200 abitanti, in quella alta questa cifra aumenta notevolmente: la cittadina viene presa d’assalto e assume un altro aspetto. Ma per fortuna c’è il lago, che infonde sempre pace e tranquillità e che quindi mitiga lo stress creato dalla troppa folla. Ma nei posti belli funziona sempre così… non possiamo pretendere di averli tutti per noi.
E Limone, in quanto a bellezza, ne ha da vendere. Tanto per cominciare la sua posizione è semplicemente da sogno – affacciata sul lago e con delle fotogeniche montagne alle spalle – per non parlare poi del graziosissimo centro fatto di ripide stradine acciottolate che scendono verso il porticciolo, tutte fiorite e profumate. A me ha fatto innamorare. ♥
Ho avuto modo di trascorrere un po’ di giorni a Limone subito dopo la fine del lockdown, quando ancora ci si poteva muovere solo nei confini della propria regione. Ho vissuto quindi un paese diverso dal solito, in cui la maggior parte di alberghi, ristoranti e bar erano chiusi in attesa dei turisti tedeschi che, per ovvie ragioni, non potevano essere lì. Come non potevano esserci turisti non lombardi.
Quindi, in questo post non vi suggerirò (quasi) nulla di mangereccio, limitandomi a darvi una panoramica delle cose da vedere e fare sia in paese che negli immediati dintorni.
Secondo me trascorrere un giorno soltanto a Limone è troppo poco: rappresenta giusto il tempo per visitare il paese e rilassarsi un po’ sulle sponde del lago. Vale la pena rimanere a dormire qui per almeno due, se non addirittura tre, notti per godere anche di tutta la bellezza che c’è lì a due passi.
Idealmente io fare così:
- Giorno 1: Limone in un giorno – centro, limonaie, musei, pista ciclabile.
- Giorno 2: trekking su per i monti alle spalle di Limone.
- Giorno 3: dintorni di Limone – Tremosine e la Strada della Forra.
E se cercate un bel posto in cui dormire, vi suggerisco La Milanesa. Si tratta di un grosso casolare con una storia interessante che ospita un bel po’ di spaziosi appartamenti. Rimane leggermente fuori dal centro, in posizione sopraelevata con una bellissima vista sul lago e le montagne che sovrastano la sponda veneta. Da qui partono inoltre buona parte dei sentieri che vanno in montagna: meglio di così! 😉
Cosa vedere a Limone sul Garda in un giorno
Limone centro
Il centro di Limone è un piccolo garbuglio di stradine acciottolate spesso in pendenza e molto ben tenute che riversano nel lago. È in pendenza, quindi si scende e si sale. Gironzolare senza meta, osservando i particolari nascosti nelle facciate delle case, respirando il profumo di gelsomino e trovando a ogni passo uno scorcio da fotografare (più bello di quello appena fotografato) rappresenta già una rilassante attività, di quelle che predispongono bene.
Limonaia del Castel
Nonostante le piccole dimensioni e la vocazione più sportivo/naturalistica che culturale di Limone, in paese ci sono alcuni piccoli e curiosi musei e un po’ di limonaie.
Grazie al clima mite, la zona di Limone rappresenta il punto più a nord del mondo in cui si coltivano agrumi, introdotti qui alla fine del sec. XIII dai frati del Convento di San Francesco di Gargnano.
Tra le diverse limonaie di Limone, che ne caratterizzano lo “skyline”, la più popolare e visitata è la Limonaia del Castel. È impossibile non trovarla poiché ci sono frecce e cartelli che la indicano un po’ in tutto il centro.
Si tratta di un luogo speciale, disposto su più livelli o terrazze e che regala scorci pazzeschi su Limone e sul lago e che permette di scoprire qualcosa in più sulle diverse tipologie di agrumi (storia e utilizzo). Durante la stagione degli agrumi, potete passeggiare tra piante di limoni, ma anche cedri, pompelmi, mandarini, mandaranci, chinotti, clementine e kumquat zeppe di frutti profumati.
La Limonaia del Castel, come anche le altre, è chiusa su tre lati per far sì che le piante siano esposte al sole. Durante la stagione fredda le limonaie venivano coperte con lastre di legno o vetro poggiate sulle alte colonne in cemento che non si possono non notare. E se faceva particolarmente freddo, veniva addirittura acceso un fuoco per riscaldare l’ambiente e preservare i limoni dal gelo!
Mettete in conto una trentina di minuti per la visita della limonaia. In alta stagione è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18 e il biglietto d’ingresso costa 2€.
I musei di Limone sul Garda
Un giro in una limonaia è senza dubbio un must per chi visita Limone sul Garda, così come la ciclopista a picco sul lago, di cui vi parlerò tra poco. Ma prima fatemi aprire una breve parentesi sui musei di Limone, dedicati a chi è particolarmente assetato di cultura e a caccia di curiosità.
- Museo del Turismo – realizzato per documentare il cambiamento che ha interessato il paese, sia da un punto di vista sociale che economico, dopo l’apertura della Gardesana (la strada statale che costeggia la sponda occidentale del lago di garda). Si trova sul Lungolago Marconi e in alta stagione è aperto tutti i giorni, nei mesi centrali fino a tardi.
- Museo dei Pescatori – un piccolo e interessante museo che racconta della sorte della pesca, dopo la realizzazione della Gardesana: un’attività cruciale per l’economia del paese che via via è stata abbandonata. L’Amministrazione Comunale ha voluto rendere omaggio a questa antica tradizione e tenere vivo il ricordo realizzando questo piccolo museo, che si trova all’interno della Limonaia di Villa Boghi. È aperto tutti i giorni con orario continuato dalle 9 alle 17 (in estate fino alle 22) e l’ingresso è gratuito. Un approfondimento a questo link.
- Centro Missionario Comboniano – Limone ha dato i natali a Daniele Comboni, il pioniere dei missionari. La sua casa natale si trova poco fuori dal centro e, nel suo complesso, comprende anche un piccolo museo delle curiosità, una cappella, una sagrestia e una biblioteca. Maggiori informazioni a questo link.
- Mostra dell’Olio – Per chi non lo sapesse la zona di Limone, grazie al suo clima mite, permette la crescita degli ulivi i cui frutti vengono utilizzati per produrre un ottimo olio. Si tratta di un’attività che in passato era una delle più floride dell’economia locale. Oggi è possibile, in alta stagione (dalle 10 alle 12 e dalle ore 16 alle 18) visitare la Cooperativa Agricola Possidenti Oliveti per scoprire qualcosa in più sulla produzione dell’olio da queste parti e, ovviamente, acquistare l’olio extravergine di oliva “Garda bresciano DOP”. L’ingresso è gratuito.
Un bel po’ di ulteriori informazioni su questi musei e sulla Limonaia del Castel li trovate nell’opuscolo dedicato ai musei, disponibile all’ufficio del turismo e anche presso le strutture ricettive.
Pista ciclabile
Da non perdere per nessun motivo al mondo è il tratto della pista ciclopedonale che un giorno costeggerà tutto il lago di Garda (prima della pandemia Covid 19 si parlava di 2021, ma la vedo dura).
Per ora l’unico tratto esistente è quello che da un punto situato poco fuori il centro di Limone arriva fino in Trentino. Si tratta di soli due chilometri che sono però un concentrato di bellezza. È un percorso su passerelle che costeggiano la strada per le macchine e che in buona parte sono sospese, quindi a picco sul lago.
Per arrivare all’inizio della ciclopedonale – che si può tranquillamente fare a piedi adesso che è ancora un breve spoiler della pista vera e propria – bisogna camminare una trentina di minuti dal centro del paese, ma il tragitto è comunque molto piacevole. Contate poi almeno un’oretta tra andata e ritorno, presumibilmente un po’ di più perché vi fermerete a fare un sacco di foto.
Infine, se il tempo lo consente, a Limone si può anche andare in spiaggia e fare il bagno nel lago!
Trekking a Limone sul Garda
Alle spalle di Limone ci sono delle montagne che superano anche i 1600 metri slm: chi ha fame di trekking, qui troverà pane per i suoi denti. I sentieri sono numerosi e quasi tutti prevedono un po’ di dislivello e salite ripide (vi ricordo che Limone è a soli 69 metri slm), ma i panorami che offrono una volta in vetta valgono tutta la fatica fatta per salire.
Non sto qui a elencarvi tutti i sentieri che ci sono, ma mi limito a suggerirvene uno davvero top: salire fino a Cima Mughera (1161 metri slm), passando prima dalla Baita Segala. Si tratta di un giro che vi terrà impegnati tutta la giornata, regalandovi indimenticabili panorami sul lago e le montagne. E, una volta in cima, non vorrete più scendere! 🙂
Per scegliere il trekking più adatto a voi, una volta in paese procuratevi l’opuscolo gratuito Trekking Limone sul Garda che trovate negli alberghi e nel piccolo centro informazioni, in cui sono suggerite un po’ di escursioni di diversi livelli di difficoltà.
Tremosine e Strada della Forra
Poco distante da Limone si trova Tremosine, un comune diviso in numerose frazioni sparpagliate principalmente sulle alture che sovrastano il Garda. La frazione più conosciuta è Pieve, un piccolo borgo a strapiombo sul lago. Il paesotto regala delle viste spettacolari da quasi ogni angolo, ma la più adrenalinica di tutte è quella dalla cosiddetta “terrazza del brivido“, sospesa nel vuoto a 350 metri di altitudine. Per poterla visitare bisogna entrare nel ristorante/bar dell’Hotel Paradiso, dove in teoria bisognerebbe consumare qualcosa (un caffè costa 1,40€, tutto sommato abbordabile). Ma volendo, soprattutto se c’è tanta gente, si riesce a far lo stesso qualche foto e poi uscire senza dare troppo nell’occhio. Inutile dirvi che bisogna fare un po’ di coda per entrare e usufruire della giusta dose di “brivido”, a meno di prenotare un tavolo per pranzo.
Oltre alle viste mozzafiato, Pieve è un minuscolo e graziosissimo borgo in cui si fanno molto volentieri due passi. Le stradine sono acciottolate e piene di balconi fioriti. Un piacere per gli occhi e il cuore. Andate a cercare la scala tonda, un unicum in paese, che si trova davanti a quella che è stata l’abitazione di Arturo Cozzaglio, il più celebre cittadino di Tremosine (e tra poco scoprirete il perché).
Per arrivare fino a Pieve si percorre la famosa Strada della Forra, paradiso dei motociclisti, che sale un dislivello di circa 350 metri in un susseguirsi di curve a gomito molto strette e (letteralmente) dentro la montagna, lungo la spaccatura scavata dal torrente Brasa. A progettarla è stato Arturo Cozzaglio nel 1913 (l’Arturo della Scala di cui vi ho parlato poc’anzi) collegando così il porto di Tremosine a Pieve che, fino ad allora, comunicavano solo attraverso un ripidissimo sentiero su cui le merci venivano portate a spalla. Una bella svolta, insomma.
La strada va sicuramente ricordata per la sua funzione strategica che ha avuto, ma anche per la sua bellezza e particolarità: venire da queste parti e non percorrerla sarebbe davvero un peccato. Pensate che è considerata da alcuni come la strada più bella del mondo, e un personaggio del calibro di Winston Churchill l’ha definita addirittura l’ottava meraviglia del mondo.
Anche James Bond non se l’è voluta perdere: l’agente segreto più famoso di sempre si è cimentato in un inseguimento mozzafiato anche da ‘ste parti. 😉
Chi volesse salire a Pieve a piedi, può percorrere un ripido e panoramico sentiero di una cinquantina di minuti che però non permette di entrare nelle viscere della montagna come percorrendo la Strada della Forra (NB la Strada della Forra, volendo, si fa anche a piedi, ma non è proprio raccomandato viste le dimensioni ridotte della carreggiata).
Una volta a Pieve si può proseguire oltre, a piedi o in macchina, per raggiungere le altre frazioni di Tremosine che magari sono un po’ meno suggestive di Pieve, ma molto più tranquille e immerse nel verde. Questa zona, fatta di piccoli gruppetti di case sparpagliate da cui è possibile avvistare il lago in lontananza, mi ha ricordato tanto la mia Liguria, nella zona interna della riviera di Ponente, dove regna la tranquillità, c’è tanto verde e si intravede il mare da lontano. ♥
Leggi anche:
***
HEY ASPETTA, non scappare via così!
Perché non lasci un commentino qui sotto? Mi faresti molto felice! 🙂
Inoltre passa a trovarmi su: Facebook e/o Instagram.
Un bel LIKE è sempre gradito! 😉
LETTO TUTTO CON MOLTO INTERESSE TI SCRIVERO’ QUANDO TORNO DALLA MINI VACANZA… GRAZIE PER I TUOI CONSIGLI
Ma grazie a te Tiziana per il tuo commento! 🙂
A Limone sono stata a fine lockdown, quando non si poteva uscire dai confini della regione (nel mio caso Lombardia). C’era pochissima gente in giro, ora credo sia un bel po’ diversa la situazione.
Se ne hai occasione, ora che si può, “sconfina” e vai a Riva del Garda: ci sono stata proorio qualche giorno fa e merita un sacco.
Ti auguro un buon giro e non vedo l’ora di leggere com’è andata!
Buon weekend lungo,
Silvia
Grazie mille per queste informazioni, precise ed esaurienti!!! Seguirò i tuoi consigli
Ciao Francesca,
felice di sapere che tu abbia trovato utile il mio articolo. 🙂
Credo che tu troverai una Limone sul Garda “leggermente” più affollata di quando ci sono stata io. Rimane comunque un posto fantastico, per non parlare dei dintorni.
Buon divertimento!
Silvia
Grazie per le tue preziose info.
🙂