Sì non esagero, a me La Valletta fa questo effetto (e ci capito spesso dato che mi son trasferita a Malta da un paio di anni). Ovviamente tutto con le dovute proporzioni e col sole sempre sullo sfondo: ricordiamoci che siamo a Malta, un piccolo arcipelago disperso nel Mar Mediterraneo più a sud di Tunisi dove il sole splende praticamente tutti i giorni dell’anno e dove le temperature non scendono mai sotto una certa soglia.
La Valletta è la piccola capitale di un piccolo paese molto particolare e ricco di storia nel quale ci si reca principalmente (ed erroneamente) per una vacanza balneare. Ma sarebbe un peccato non visitarla e dirigersi subito al mare: dedicatele almeno un giorno, ma se potete anche qualcuno di più. Nelle righe che seguono vi do qualche suggerimento su cosa vedere e fare in un itinerario a piedi per il centro: le distanze son molto brevi, non servono mezzi di trasporto, se non il traghetto per recarsi con una veloce corsa nelle dirimpettaie Tre Città.
La sveglia di buon’ora è d’obbligo. Perché ci sono un sacco di cose da fare e un giorno è poco, ma anche perché le ore di sole sono limitate (siamo abbastanza a sud se non ve ne siete resi conto!) soprattutto durante la bassa stagione, che è poi il periodo migliore per visitare la città, e le attrazioni più importanti chiudono relativamente presto.
Il nuovo volto de La Valletta
Arrivando in città in autobus, proprio oltre il capolinea vedrete subito davanti a voi la monumentale Fontana del Tritone, oltre la quale si trova il centro di La Valletta, circondato da mura e lambito dal mare. Entriamo trionfalmente dalla porta principale, la City Gate rimessa da poco a posto da Renzo Piano, l’architetto genovese di fama mondiale, che ha restituito alla porta le imponenti dimensioni originali, ossia quelle del 1633 (e non il rifacimento degli anni ’60). La nuova porta è massiccia ed elegante, assolutamente in linea con quello che ci si appresta a vedere non appena varcata la sua soglia. Nello slargo di fronte si trova la Parliament House e poco più avanti la Royal Opera House. Entrambi gli edifici son stati progettati da Renzo Piano e che, insieme alla City Gate, hanno suscitato pareri contrastanti… come si poteva facilmente immaginare (personalmente trovo tutto questo insieme moderno in armonia col resto della città). La Parliament House, ossia il Palazzo del Parlamento, consiste in due enormi cubi di pietra che sembrano sospesi in aria, essendo sostenuti da pilastri a mo’ di palafitte. Oltre ad essere molto d’impatto (difficilmente passa inosservato) l’edificio è stato costruito tenendo a mente il risparmio energetico. Una struttura bella e ottimizzata, quindi. Poco oltre si trova la Royal Opera House, il nuovo Teatro dell’Opera all’aperto costruito laddove sorgeva il vecchio teatro distrutto da un raid aereo tedesco nel 1942.
Museo Nazionale di Archeologia – opzionale*
Ho indicato questa attrazione come opzionale perché, in caso di mancanza di tempo, a malincuore, si può tagliare.
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Concattedrale di San Giovanni
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Se dopo la visita alla Concattedrale vi è venuto un languorino, potete fare una breve sosta al vicino Caffé Cordina, sempre in Triq ir-Repubblika (non ci siamo ancora spostati da questa via, ve l’avevo detto che le vie di La Valletta son lunghe!). Per quanto turistico è pur sempre un’istituzione: son deliziosi i suoi tavolini all’aperto nelle belle giornate e questo è il posto giusto in cui assaggiare i tradizionali pastizzi (lo street food per eccellenza di Malta). Il servizio l’ho trovato decisamente migliorabile, ma a parte questo, è una piacevole sosta.
Altra opzione per pranzo, spostandosi di qualche metro fino a raggiungere Melita Street, è il piccolo Museum Cafè dove servono delle ftira (ossia il pane tradizionale maltese rotondo, nella versione farcita) da capogiro, nonché altri piatti piuttosto sostanziosi a prezzi politici. Subito dopo, sempre nella stessa via, si trova Chocolate District in cui potete farvi uno shottino di cioccolata calda e liquore al fico d’india prima di riprendere a fare i turisti.
Palazzo del Gran Maestro – opzionale*
Per quanto non voglia sminuire né bellezza né importanza del palazzo, l’ho indicato come opzionale: in base alle proprie predisposizioni e al tempo tiranno che avete per visitare La Valletta, decidete se visitarlo oppure passare oltre e tenerlo per la prossima volta a Malta. Il biglietto d’ingresso costa 12€ e contate almeno un’oretta per visitarlo.
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A zonzo per le strette vie di La Valletta
Siege Bell Memorial
Lower e Upper Barrakka Gardens
Vicinissimi al memoriale c’è un piccolo e delizioso spazio verde che si affaccia sul mare: si tratta dei Lower Barrakka Gardens, giardini ben curati al cui centro si trova un tempio dorico dedicato a colui che strappò Malta ai francesi, Sir Alexander Ball. Da qui, e per tutta la strada che porta agli Upper Barrakka Gardens, la vista sulle Tre Città e sul Grand Harbour è meravigliosa. Gli Upper Barrakka Gardens sono i quasi gemelli dei Lower Barrakka Gardens (dico quasi in quanto gli Upper sono un po’ più grandicelli e decisamente più frequentati). Sono dei giardini colonnati che offrono, oltre a grandiose viste sul porto, ottime occasioni di fare una sosta. Al piano di sotto si trova la Saluting Battery, la terrazza munita di diversi cannoni dove, in passato, venivano salutate le navi in arrivo facendo appunto esplodere un colpo di cannone a salve. L’ingresso è a pagamento, ma si può tranquillamente sbirciare dai giardini al piano di sopra, aspettando che alle 12 e alle 16 di ogni giorno venga fatto uno sparo di saluto.
Dai giardini si può prendere l’Upper Barrakka Lift, l’ascensore panoramico che conduce all’imbarco dei traghetti per le Tre Città, adesso siamo diretti lì. Indicativamente c’è un traghetto ogni mezz’ora e il tragitto dura 15 minuti e costa 1,50€ solo andata. A questo link maggiori informazioni.
Tre Città: Vittoriosa, Senglea e Cospicua
Una cena come si deve a La Valletta
E niente, finisce così in fretta una giornata a La Valletta (la rima non è voluta) che non si ha nemmeno il tempo per rendersene conto. Ridendo e scherzando si è fatta ora di cena, quindi bisogna trovare un buon posto in cui riempirsi la pancia come si deve. Se è ancora un po’ presto, si può temporeggiare ai tavolini di uno dei tanti bar all’aperto facendo un aperitivo, magari con un cocktail a base di Kinnie, la bevanda nazionale di Malta con di arance amare, erbe e aromi naturali.
Per cena vi consiglio un delizioso ristorantino in Santa Lucia Street, Legligin che in maltese significa letteralmente ingurgitare. Il posto è piccolo (prenotate!) e l’atmosfera è molto intima e raccolta. Non esiste un menù à la carte, ma viene servita una sfilata di assaggi di piatti tipici maltesi (tra cui non manca ovviamente il coniglio) per una quarantina di € bevande e dolci esclusi. Il cibo è buono, il prezzo è in linea con la media (cara, secondo me) maltese e il personale gentilissimo. Assolutamente consigliato!
Leggi anche:
- Cosa vedere a La Valletta e dintorni in due giorni
- Una settimana tra Malta e Gozo: consigli per organizzare al meglio la vacanza
- Come spostarsi a Malta
- Le cose più belle di Malta e le cose più belle di Gozo (secondo me)
- Curiosità su Malta e Gozo
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Cara Silvia, casualmente sono incappato nel tuo Tasting the World su Malta. Ci andrò con mia moglie (cinese...sarà dura spiegarle Malta visto che parla solo cinese e io qualche parola di lombardo/cinese) a marzo per una intera settimana. Il programma è pronto, spero di poterlo effettuare senza problemi con una giornata (se riesco magari due...) a Gozo.
Complimenti e grazie per le tue info.
Giancarlo
Ciao Giancarlo,
grazie mille per il tuo commento.
Vai tranquillo che andrà tutto bene e cerca di trascorrere almeno una giornata a Gozo, ne vale assolutamente la pena!
Buona giornata e buon viaggio a Malta,
Silvia