Tra le tante cose da fare a Kyoto, di seguito le 5 esperienze che mi hanno colpito di più e che consiglierei a qualsiasi persona lì diretta.
Aspettare il tramonto dal tempio Kiyomizu-dera
Ci troviamo ad Hygashiyama sud, una delle zone più ricche di attrazioni di Kyoto. Qui si respira l’atmosfera di un tempo, resa ancora più palpabile dalle tante abitazioni in legno scansate dall’orrore della seconda guerra mondiale. In cima alla collina sorge questo maestoso tempio, composto da una serie di edifici sparsi. Nonostante la tanta gente che lo visita è un luogo in cui si perde la concezione del tempo e si ha la sensazione di essere in pace col mondo.
Il tempio con 1000 facce
Quindi trovare un angolo di pace, nel senso letterale del termine, predispone già nel modo giusto. E poi ci sono loro che te lo fanno amare alla follia: 1200 piccole statue in pietra con le loro (spesso) buffe espressioni che sembra ti stiano in qualche modo osservando. Questi 1200 rakan, ossia le rappresentazioni dei discepoli del Buddha, non fanno parte del disegno originale, ma sono state aggiunte (in quantità industriale a quanto pare) in seguito alla distruzione del tempio da parte di un tifone. Avevano e hanno una funzione propizia, insomma. Ma la cosa forse più peculiare è che tutti questi rakan sono stati realizzati in maniera un po’ meno canonica del solito: la creatività degli artigiani (alcuni professionisti, altri sulla via di diventarlo) è potuta andare a ruota libera, tanto che se ne vedono alcuni favolosi – uno tra tutti, il pugile. Un po’ di muschio che si è formato nel corso degli anni, rende l’atmosfera di questo luogo ancora più speciale 🙂
In giro per i giardini, tra i più belli del Giappone
Nei giardini giapponesi, di cui esistono diverse tipologie, vengono riprodotti dei paesaggi ideali in miniatura, con una cura e precisione di dettaglio che si riscontra solo in Giappone. In questi giardini non mancano mai 4 elementi fondamentali: acqua, rocce, crescita delle piante e paesaggio. Kyoto è il posto ideale per andare in giro per giardini. Intorno a tutti i templi si sviluppano opere d’arte vere e proprie: spesso sono dei percorsi obbligati che il visitatore attraversa rimanendo affascinato sempre più da tanta perfezione. Una natura dominante in cui lo zampino dell’uomo risulta essere fondamentale. In primavera o in autunno, quando una dominante di rosa e di marrone (con tutte le sfumature del foliage) diventa la protagonista assoluta, tutto assume un aspetto ancora più suggestivo, nonostante la folla raddoppi. Tra le tante opzioni che offre la città, sicuramente da non perdere sono i giardini del tempio Ginkaku-ji e dell’Eikan-do, io li ho trovati favolosi.
A Kyoto si trovano inoltre alcuni interessanti giardini secchi, karesansui, la cui caratteristica principale è proprio l’assenza dell’acqua. Il più celebre è quello del tempio Ryōan-ji. Non perdetevelo, anche se risulterà un po’ difficile capirlo.
Contemplare Kyoto dall’alto
Una stazione del treno avveniristica
Lo so, la scelta è decisamente inconsueta per una destinazione come Kyoto, ma non si può non restare affascinati da questa cattedrale d’acciaio che ha la funzione di accogliere una buona parte dei visitatori nel cuore zen del Giappone. Un contrasto che mi fa letteralmente impazzire, in senso buono 🙂
La stazione di Kyoto, inaugurata nel 1997, è un enorme edificio di 15 piani in vetro e acciaio. Le sue dimensioni sono talmente “tante” che fanno quasi paura, ma dopotutto ci troviamo in una delle più grandi stazioni ferroviarie del Giappone nonché una delle più trafficate. Ma non è solo questo. L’edificio si presta ad essere visitato, soprattutto nelle aree non adibite alla primaria funzione di stazione, e regala delle chicche non da poco. Si può salire in cima alla terrazza panoramica all’ultimo piano e si può anche attraversare a piedi la passerella aerea che collega due parti dell’edificio. Nonostante sia “solo” una stazione… qui succede qualcosa di diverso!
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Mi fermo qui, anche se avrei ancora tante cose da dire, ma essendomi imposta di fare una top 5, ho dovuto necessariamente fare delle scelte. Quindi non pensate che mi sia dimenticata di citare, ad esempio, l’atmosfera d’altri tempi che si respira nel quartiere di Gion o il super fotogenico tempio Fushimi Inari Taisha con la sua interminabile galleria di torii rossi: ho semplicemente preferito includere qui altre cose per raccontare la mia Kyoto. E mi piacerebbe conoscere la vostra, nei commenti 🙂