Leggenda narra che in epoca medievale la città di Cremona, allora sotto il Sacro Romano Impero, dovesse pagare ogni anno all’imperatore una tassa di una palla d’oro di ben 5 chili. I cremonesi, un bel giorno decisero che era il momento di “emanciparsi” e mandarono quindi un giovane gonfaloniere maggiore, tale Giovanni Baldesio, a combattere contro il figlio dell’imperatore Enrico IV: in caso di vittoria, la città avrebbe smesso di pagare la palla-tassa. E così avvenne: il baldo Baldesio vinse il duello e Cremona non pagò più la tassa annuale (nel giro di qualche anno, diventò inoltre libero comune). Come ricompensa Giovanni, che iniziò ad essere noto a tutti come Zanen de la Bala, ebbe in sposa Berta de Zoli, una fanciulla giovane e bella che gli portò in dote ricche proprietà terriere.
E fu così che questa impresa eroica venne immortalata nello stemma cittadino, associato alla scritta fortitudo mea in brachio, la mia forza sta nel braccio. Passeggiando nella piazza del Comune a Cremona, si può ammirare lo stemma sotto la Loggia dei Militi (in questo articolo potete vedere una foto).
Nell’atrio per salire sul Torrazzo si trova invece una statua di un personaggio con addirittura 3 palle (una nella mano destra, una in quella sinistra e l’ultima sotto il piede), che alcuni credono sia proprio il Baldesio. La presenza di 3 palle e non una sola, ha fatto sorgere qualche dubbio. È vero che ci sono degli elementi che portano a pensare ad un’interpretazione diversa, ma la leggenda di Zanen de la Bala è talmente radicata in città che non è concepibile pensare che non ci sia una statua in suo onore!
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Articolo interessante!
Bella storia quella di Giovanni Baldesio, non la conoscevo.
in dialetto cremonse 'la bala' è una bugia.vuoi vedere che le tre palle nel torrazzo vogliono dire proprio questo'
:D