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Fontana a Pinocchio: il monumento più dimenticato di Milano


AGGIORNAMENTO 18/12/2013: apprendo con estremo piacere che, dopo 20 anni d’abbandono,  la fontana è stata finalmente restaurata! E con il restauro è pure tornato il gatto a tener compagnia alla volpe. In attesa di poterla visitare di persona e di aggiornare questo post, vi rimando a questi articoli in cui viene annunciata la lieta novella. Se decidete di continuare nella lettura per conoscere la sua storia e scoprire perché si era ridotta così male, tenete conto che manca il lieto fine… perché ve l’ho già spoilerato! 😀

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Tra i monumenti più sconosciuti di Milano, la fontana a Pinocchio guadagna sicuramente uno dei primi posti. Se poi la classifica è quella dei monumenti abbandonati della città il podio è assicurato. La posizione non centralissima della fontana non aiuta né ha mai aiutato nell’ascesa alla popolarità, ma non giustifica nemmeno lo stato di abbandono in cui versa attualmente, che non rende per niente onore alla favola del burattino più famoso del mondo.

Era il 19 maggio 1956 quando la fontana a Pinocchio debutta in società: una numerosa folla di milanesi vestiti a festa giunge in via Indipendenza apposta per la sua inaugurazione. Se non avessi visto alcune foto d’epoca (qui) non ci avrei mai creduto dal momento che oggi è ridotta in condizioni a dir poco indecorose. Se la vedesse la Fata Turchina si metterebbe a piangere.

La fontana è una delle ultime opere dello scultore toscano Attilio Fagioli e rappresenta Pinocchio-bambino mentre osserva il corpo inanimato del burattino che era.
Nel pilastro centrale è scolpita una frase del poeta Antonio Negri: Com’ero buffo quand’ero un burattino! E tu che mi guardi, sei ben sicuro di aver domato il burattino che vive in te?
All’altezza di Pinocchio-burattino si trovano il gatto e la volpe anzi, solo la volpe dal momento che il gatto se l’è rubato qualcuno insieme al naso di Pinocchio.
L’acqua non zampilla da mo’: l’impianto idraulico è probabilmente andato a cercare il gatto.

La decadenza della fontana è incominciata nel 1989 quando gli hanno affiancato una fila di prefabbricati costruiti per ospitare “in via eccezionale e provvisoria” i negozianti sfollati da piazzale Dateo 5. Nel 2010, dopo soli  21 anni durante i quali l’area si è trasformata nel luogo prediletto di vandali e clochard, i prefabbricati sono stati finalmente abbattuti e nel 2012 la fontana è stata addirittura (tono ironico) ripulita dai graffiti.

Tuttavia non si può dire che oggi il suo stato di salute sia buono. Pochi giorni fa ci sono passata davanti ed era coperta dai teli di un cantiere. Ho sbirciato da un buco di un telo ma, al di là, non ho visto nulla di particolarmente rassicurante. Hanno finalmente deciso di restaurare la fontana oppure c’è dell’altro sotto? L’appello della nipote di Fagioli, Sandra Tofanari, che si era offerta personalmente di restaurarla, si è perso nel nulla?

Leggi i commenti (2)

  • Grazie per aver condiviso questa storia!
    E' vero, quella che un tempo era una chicca e ora è tristemente nel degrado è sconosciuta ai più, io abito a Milano da diversi anni e non ne avevo mai sentito parlare.
    La città è ricca di questi piccoli grandi monumenti, spesso alla gente manca la curiosità e la voglia di andare a scoprirli.. purtroppo quello che non manca mai è la stupidità di chi non capisce l'importanza del bene comune, e imbratta, rompe, deturpa.. Speriamo cambi qualcosa.

    • Già, speriamo. Io, nonostante tutto, continuo a credere che prima o poi qualcosa cambierà :-)

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