Partita per Pesaro non avevo ben chiaro cosa aspettarmi da un punto di vista gastronomico: un po’ perché ho avuto poco tempo per documentarmi (male!), un po’ perché le volte che ci ho provato ho trovato delle falle abnormi su Google: cosa e dove si mangia a Pesaro è un argomento ancora un po’ tabù sul web, tralasciando l’onnipresente Tripadvisor che un po’ ha stufato (quantomeno la sottoscritta). Una volta in loco, che era pure bassa stagione, la bella scoperta: Pesaro è una città da non sottovalutare da un punto di vista gastronomico anche se non ha né piatti particolarmente popolari al di fuori dai confini né il numero di ristoranti super stellati della vicina Senigallia. Invece, zitta zitta, Pesaro regala un buon compromesso tra gratificazione di palato e panza e portafogli non del tutto vuoto: mediamente per andare a pranzo o cena al ristorante in quel di Pesaro si spende sui 25/30 euro a testa, senza fare la fame e bevendo del discreto vino. E sì, il prezzo è indicativamente lo stesso anche se si mangia pesce, materia prima che in città non manca vista la vicinanza col mare.
A Pesaro la cucina è quindi di pesce perché si trova sul mare, ma non solo. La carnazza non scarseggia sulle tavole pesaresi (credevate mica che la fiorentina si mangi solo a Firenze?) e sostanziosi primi piatti tra cui non posso non citare i passatelli in brodo. Poi ci sarebbe pure la crescia sfogliata, una sorta di piadina nel cui impasto c’è l’uovo che la rende più gustosa (ma non ditelo ai romagnoli!), la cui paternità è però rivendicata dagli urbinati, che per questioni di buon vicinato è meglio non fare incazzare.
Ma quindi, dove mangiare tutto ‘sto bendidio? Di seguito trovate non uno, non due, ma ben tre indirizzi da segnarvi, dove sicuramente mangerete tanto e bene: mi sono stati suggeriti da gente del posto che li frequenta abitualmente e ovviamente, prima di darli in pasto a voi, li ho testati sulla mia pelle anzi, panza. La cucina creativa, per ora, la lasciamo a quelli di Senigallia 😀 Qui andiamo di piatti robusti e porzioni mica da ridere.
Osteria La Guercia
Prima di passare al sodo, permettetemi qualche parola sulla location che, se dall’esterno dice poco o niente, dentro cambia decisamente di prospettiva. La Guercia è situata in un palazzo del 500 sorto sui resti di una casa romana: pensate che al piano interrato sono ancora visibili dei mosaici dell’epoca. All’interno le pareti sono decorate da affreschi rappresentanti cicli della vendemmia del pittore Werther Bettini, mentre i soffitti hanno le travi a vista. Sembra di essere davvero in un’osteria vecchia di anni ed è anche per questo che è bello capitarci in inverno (d’estate si mangia invece fuori). In questo contesto d’altri tempi potete gustare i piatti della tradizione marchigiana tra cui fanno la parte del leone gli abbondanti primi: tagliatelle ai fagioli, maltagliati con ceci e vongole, polenta con salsicce e costine. Gnam!
Questa osteria è un punto di riferimento mangereccio per gli stessi pesaresi, gente che ama mangiare fuori, e nelle sere prefestive in cui non prendono prenotazioni, è possibile che ci sia da aspettare. Con 40/50 € due persone mangiano e bevono di gusto.
La Guercia si trova in via Baviera 33, vicinissima a piazza del Popolo. Non accetta pagamenti con bancomat o carta di credito, quindi se decidete di andarci, portatevi abbastanza denaro sonante.
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Osteria Pasqualon
Un altro posto molto pop a Pesaro è l’Osteria Pasqualon. Anch’essa nel centrissimo della città, offre robusti piatti della tradizione marchigiana prediligendo la carne e tutto ciò che è a km zero. Da provare sicuramente le pappardelle al cinghiale… mondiali! La carte dei vini, del territorio e non, offrono un ventaglio di scelte in grado di soddisfare tutti i gusti. Il personale è molto simpatico e disponibile. Anche qui con una cinquantina di euro si mangia e beve bene in due.
L’osteria ruba il nome al poeta di strada cantore del popolo pesarese, al secolo Odoardo Giansanti la cui storia vi suggerisco di approfondire anche se non c’entra niente col come riempirsi la pancia.
L’Osteria Pasqualon si trova in via Giordano Bruno 37.
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Typo
E se invece volete mangiare pesce, Typo è un buon indirizzo a cui recarvi. Si trova un po’ fuori dal centro: andando in direzione Fano poco dopo essere usciti dalla città, all’altezza di una passerella sopraelevata che collega alla spiaggia. Arrivarci in macchina o in bicicletta (in questo caso percorrendo la ciclopolitana 2 per poi fare la passerella a piedi) è l’ideale.
L’ambiente è grande e curato nei dettagli, tutti molto typocentrici. Ha un suo stile, che forse è un po’ scopiazzato da altri posti, ma è carino e accogliente. Al piano di sopra c’è una terrazza per il periodo estivo, mentre quando fa freddo si mangia nel salone sotto. Peccato per la ferrovia che separa il locale dalla spiaggia.
Qui si mangia principalmente pesce: fresco e cucinato in maniera piuttosto semplice, è il protagonista indiscusso della tavola. Per cominciare suggerisco la combo antipasti di mare caldi e freddi accompagnata da un buon vinello fresco (il bianco della casa non è poi così male) per dilatare lo stomaco e prepararsi al dopo: primi e/o secondi da scegliere tra una lista non particolarmente estesa ma soddisfacente. Tenetevi uno spazietto anche per il dolce anche se avrete difficoltà su cosa provare.
Typo si trova sulla Strada delle Marche 116/117.
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Chiaramente questo non è un elenco esaustivo dei ristoranti di Pesaro in cui vale la pena fare una sosta. Ribadisco: io vi ho parlato esclusivamente di quelli che ho avuto il piacere -è proprio il caso di dirlo!- di provare. Ce ne saranno tanti altri validi, non lo metto in dubbio. E se voi ne conoscete… i commenti son tutti vostri! 🙂
Vivo a pesaro da 10 anni e ti assicuro che il miglior pesce (puoi chiedere ai pesaresi) lo mangi alla Trattoria Adriatica, è una piccola trattoria dove vanno i camionisti, e fanno un pesce che è una delizia.
Ciao Laura,
grazie mille del contributo! Non vedo l’ora di tornare a Pesaro per provare il posto che dici tu…io adoro il pesce! 🙂