Nizza è una località che incarna bene l’idea di Costa Azzurra posta nell’immaginario collettivo e che rappresenta la base ideale per esplorare il resto di questa zona esclusiva e il suo sorprendente entroterra.
Un giorno può essere sufficiente per visitarla tutta, ma è consigliato passarci almeno un weekend, soprattutto se si vuole dare rilevanza anche all’aspetto culturale, dal momento che in città ci sono diversi musei interessanti e che vale la pena visitare. Inoltre, essendoci tante piccole ma notevoli località nei dintorni (sia sul mare che nell’interno), vale la pena fermarsi qualche giorno per dedicarsi alle gite in giornata e poi riversarsi nella vivace vita di Nizza by night.
Comunque, se avete solo un giorno per fare i turisti, io vi suggerisco di non perdervi le attrazioni di cui vi sto per parlare. Le includo tutte in un itinerario a piedi da fare in tutta tranquillità: la città non è enorme e, a meno che non si voglia raggiungere il Musée Matisse che effettivamente rimane un po’ fuori mano, per il resto bastano buone gambe e scarpe da ginnastica 😉
Consiglio di cominciare la visita dalla centralissima Place Masséna, il cuore e salotto della città, una piazza ampia, elegante e tutta pedonale. Qui si notano sette statue curiose, una per ogni continente, posizionate su dei piedistalli metallici che, col calar del sole, si illuminano di colori vivaci: si tratta dell’opera Conversation à Nice (Conversazione a Nizza), dell’artista spagnolo Jaume Plensa del 2007.
Da Place Masséna, prima di buttarsi nella città vecchia, percorrete la Promenade des Arts. Non si tratta della passeggiata più famosa della città (vabbé non c’è partita con la Promenade des Anglais!), ma è comunque uno spazio verde in cui è piacevole passeggiare tra sculture moderne e spazi giochi per bambini. Camminate fino a quando non sbattete contro al MAMAC, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea in cui sono ospitate le opere di artisti d’avanguardia europei e americani dagli anni ’50 ai giorni nostri. L’edificio che lo ospita è di per sé piuttosto interessante e, poco oltre, sicuramente non passa inosservato un altro edificio a forma di testa quadrata: l’opera si chiama Tête Carrée (testa quadrata, appunto) ed è la prima scultura abitabile al mondo. Ospita i locali amministrativi della biblioteca municipale.
Non lontano dal museo e dalla testa quadrata si trova la piazza più antica della città, piazza Garibaldi, dedicata all’Eroe dei due mondi che ha avuto i natali proprio a Nizza, quando ancora era italiana. Da qui si entra nel vivo della città vecchia e nel suo dedalo di viuzze, un po’ sullo stile della vicina Liguria. È semplicemente bello girovagare senza una meta prestabilita, tenendo però bene a mente che, all’ora di pranzo…. bisogna trovare un posto per mangiare la socca! Si tratta di quella che in Liguria (aridaje) è chiamata farinata, ossia una sorta di torta salata a base di farina di ceci. Il campanilismo (per chi non lo sapesse, io sono orgogliosamente Ligure) mi porta a dire che la farinata sia più buona, ma tutto sommato non si può dire che la socca sia cattiva. E ricordatevi anche di provare altri spuntini nizzardi quali la pissaladière (una sorta di focaccia con cipolle, olive nere e acciughe), melanzane e zucchine fritte in pastella e le sardine in pastella. Il tutto accompagnato da un buon bicchiere di rosé, che da queste parti non è bistrattato come da noi, ma assume rango di vino vero e proprio. Un posto super popolare (e forse anche un po’ scontato ma tutto sommato buono) in cui assaggiare la socca è Chez René Socca al 2 di Rue Miralheti.
Proseguite poi la visita della città vecchia, senza dimenticarvi di passare dall’animato Cours Saleya, dove tutte le mattine tranne il lunedì ha luogo il colorato e profumato Mercato di fiori, frutta e verdura. Sì, mo’ ci andiamo sulla celeberrima Promenade des Anglais, ma non senza prima aver fatto un salto dalla Maison Auer al 7 di rue Saint François de Paule per una scorta di bucce d’arance o limone candite (io che di solito scarto i canditi nel panettone, ho scoperto qui di andarne ghiotta!). Auer è una confiserie storica della città, dove si produce frutta candita dalla notte dei tempi con una ricetta tramandata da generazioni. Il negozio ha degli interni meravigliosi, solo per questo vale la pena farci un salto!
E adesso tutti nella passeggiata più famosa di tutta la Francia, la Promenade des Anglais. Come è facile intuire, questa lunga e scenografica passeggiata, prende il nome dagli inglesi, nella fattispecie dai residenti inglesi di Nizza che suolevano venire a svernare in inverno in Costa Azzurra nella seconda metà del 18mo secolo. Chiamali scemi. Un edificio sulla passeggiata che sicuramente non passa inosservato è l’Hotel Negresco, un hotel da sogno e per gente con (tanti) soldi, fatto costruire nel 1912 dall’albergatore romeno Henri Negresco e che, nel corso degli anni, ha ospitato un sacco di celebrità. Noi comuni mortali limitiamoci a guardarlo da fuori, che fa comunque la sua porca figura.
Percorrete la Promenade des Anglais fino alla sua estremità orientale per poi entrare nel parco più popolare della città, il Parc du Château, dalla cui sommità (eh sì, ci sono un po’ di scale da fare) si gode di una vista spettacolare su tutto quello che c’è sotto ossia, nell’ordine, città vecchia Promenade des Anglais e la Baia degli Angeli. L’estremità orientale del parco invece affaccia sul porto. Il parco è piuttosto esteso e prende il nome dal castello che qui sorgeva un tempo e di cui rimane soltanto una torre, la Tour Bellanda (altro punto molto panoramico). Scendiamo poi verso il Port Lympia, una zona un tempo malfamata ma recentemente riqualificata e ora molto vivace e pittoresca. Qui si trovano un sacco di locali ed è il luogo ideale per fare una passeggiare e fermarsi a bere o mangiare qualcosa.
Bene, direi che più o meno è tutto: in un giorno sono già abbastanza queste cose da fare, anche se ne ce ne sarebbero altre. Inoltre, come già accennato all’inizio, e per non passare del tutto per quella che mette la cultura da parte, vi ricordo che a Nizza ci sono diversi musei interessanti. Non l’ho inclusi in questo itinerario perché, essendo Nizza una città che si visita principalmente col bel tempo, ho dato per scontato che si abbia poca voglia di chiudersi in un museo ma piuttosto di passare più tempo all’aria aperta in riva al mare. In qualsiasi caso, e soprattutto in caso di pioggia, i musei più interessanti sono: