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Cosa vedere a Lucca in un giorno. Attrazioni da non perdere, cosa e dove mangiare

Lucca è un amore di città. Uno di quei posti in cui vai per stare solo qualche ora, una giornata al massimo, ma da dove poi non te ne vorresti più andare.

Siamo a soltanto un’ora e venti minuti di treno dalla eccessivamente affollata Firenze (sono solo io che, ogni volta che ci passo, trovo il numero di visitatori cresciuto in progressione geometrica e le attrazioni sempre più inavvicinabili?), di turisti ce ne sono parecchi anche qui, soprattutto americani che ci passano le settimane -chiamali scemi-, ma a Lucca si ha l’impressione di essere in un’altra dimensione. Un posto tranquillo e rilassante, nonostante i gruppi vacanza Piemonte preceduti da guida con ombrellino in mano siano tanti, specialmente da una certa ora in poi (se però vi svegliate presto la mattina, la città sarà praticamente solo per voi).

Lucca è una città piccolina, contenuta in 4 chilometri di mura ben conservate e che sì, volendo si può visitare in una sola giornata. Ma vale il discorso fatto prima: si arriva con un’intenzione -il tempo è tiranno, lo so- e poi si finisce per non rispettarla. In molti propongono addirittura la combo Lucca-Borgo a Mozzano in una giornata, per visitare sia la città che il famoso ponte del diavolo a pochi chilometri di distanza, ma io mi sento di suggerirvi di dedicare una giornata intera alla sola Lucca, perché se la merita tutta. Se poi avete due giorni (o più) a disposizione, pensate anche a esplorare i dintorni, altrimenti godetevi in maniera slow questa deliziosa città toscana.

Nelle righe che seguono non vi propongo, come al mio solito, un itinerario preconfezionato, perché a Lucca non ha molto senso. Tutto è vicino, se si sbaglia strada non succede nulla, gli orari delle attrazioni sono piuttosto flessibili e andare un po’ a sensazione per le stradine del centro è proprio uno dei piaceri più belli. Quindi nessun percorso da seguire (vi ho abituati bene, ammettetelo!), ma una lista di cose da fare e posti da vedere con qualche nozione, suggerimento per la visita e curiosità – chi mi segue da tanto sa che mi piacciono molto (chi mi segue da poco, può scorrere invece questa pagina). E ovviamente qualche indicazione mangereccia che non può mai mancare!

Ecco il sommario:
Le attrazioni da non perdere…
…e quelle che si visiteranno la prossima volta (con più calma)
Cose e fatti curiosi su Lucca
Dove mangiare a Lucca

Da non perdere per nessuna ragione al mondo

Duomo di San Martino

Sorge vicino alle mura e quindi non al centro-centro, pur essendo la chiesa più importante della città. Ma la sua facciata romanica, a tratti irregolare ed elegantissima, fa capire subito che non si tratta di una chiesa minore. È molto vecchia, pare abbia avuto i natali nella seconda metà del ‘500, però si porta molto bene i suoi anni anche perché è stata ricostruita in epoche successive.

Merita sicuramente uno sguardo approfondito la bella facciata, che cela anche alcuni misteri. Intanto da notare è la curiosa asimmetria di cui ho già fatto cenno sopra: magari a un primo colpo d’occhio non si nota moltissimo ma osservandola bene non si può non far caso che nella parte destra mancano un po’ di centimetri e sembra quasi schiacciata all’edificio contiguo. Sul lato destro della facciata si trova la statua di San Martino a cavallo che divide il suo mantello con un povero.

Sotto il portico si possono ammirare i rilievi rappresentanti i mesi dell’anno e i relativi segni zodiacali e, su di una colonna sulla destra si trova scolpito un misterioso labirinto.

All’interno della chiesa ci sono diverse opere degne di nota, ma le due più importanti sono senza dubbio:

– il Volto Santo, un crocifisso in legno che pare non sia opera di mano umana, al quale sono associati miracoli e leggende. È veneratissimo nonché meta di pellegrinaggio e custodito all’interno di un tempietto a lui dedicato, non potete non notarlo. Qui potete approfondire.

– il monumento funebre a Ilaria del Carretto, conservato nella sacrestia, è un’opera di una bellezza commovente. Porta la firma di Jacopo della Quercia e, anche se non ne ospita le spoglie che riposano altrove, ritrae la giovane moglie di Paolo Guinigi, signore di Lucca a inizio Quattrocento, con il fedele cagnolino ai suoi piedi. Si narra che un tempo le fanciulle baciassero il naso di Ilaria augurandosi di sposarsi presto o che le accarezzassero il volto per andare incontro a un parto senza complicazioni… Adesso la statua non si può assolutamente toccare, quindi non fatevi venire strane idee 😉

L’ingresso al Duomo di Lucca è a pagamento (3€), ed è visitabile dalle 7 alle 19 in estate e dalle 7 alle 17 in inverno. Volendo potete fare un biglietto cumulativo col complesso museale. E pagando altri 3€ si può salire sul campanile: io ho preferito evitare per salire su altre due torri (vedi punto successivo), una terza mi sembrava un tantino eccessiva.

Torre dei Guinigi e Torre delle Ore

Nella Lucca medievale c’erano numerose torri (pare 130), che non avevano soltanto una funzione difensiva ma rappresentavano anche la potenza delle famiglie. Più alta era la torre, più potente era la famiglia: una gara a chi ce l’aveva più lunga, insomma. Nel corso del XIV secolo molte furono abbattute, mozzate o adeguate all’altezza dei tetti tant’è che oggi ne sopravvivono poche… ma molto buone: la Torre dei Guinigi e la Torre delle Ore. E su entrambe è doveroso salire.

Sulla Torre dei Guinigi bisogna salire perché è troppo particolare: in che altro posto vi ricapita di vedere degli alberi in cima ad una torre? Sono stati voluti dalla famiglia Guinigi come segno di rinascita, a coronamento di una torre che serviva proprio a dimostrare l’importanza e il potere della famiglia. Saliteci di mattina alle 9:30 appena apre perché in cima c’è pochissimo spazio per girare per “colpa” del cassone murato che contiene le sette piante di leccio, e se c’è tanta gente non ci si muove (figuriamoci se si becca un gruppo!). La torre è alta 45 metri e bisogna salire 230 scalini per arrivare fino in cima.

Sulla Torre delle Ore bisogna salire per vedere la città dall’alto con la torre alberata (Torre dei Guinigi, ndr) che ne caratterizza lo skyline. Con i suoi 50 metri è ed è sempre stata la torre più alta della città. Oltre a regalare uno splendido panorama, permette di sbirciare anche il meccanismo dell’orologio settecentesco a carica manuale che le dà il nome (per completezza d’informazione, la torre è chiamata anche Torre dell’Orologio).
C’è una leggenda legata alla Torre delle Ore che vede come protagonista una nobildonna lucchese del Seicento, tale Lucida Mansi, che aveva venduto l’anima al diavolo per rimanere giovane e bella e che morì proprio sulla torre mentre cercava di fermare i rintocchi dell’orologio che stavano scandendo la sua ultima ora.

In qualsiasi caso, da entrambe le torri la vista sulla città è deliziosa… perché è la città ad esserlo! Tetti rossi, terrazzini fioriti (che invidia nei confronti di chi ci abita!), campanili e un fiume alberato che racchiude tutto questo – sono gli alberi che seguono tutto il percorso delle mura. Grattacieli non pervenuti.

Il biglietto per la salita su una singola torre costa 4€, ma se volete salire su entrambe potete acquistare il biglietto cumulativo di 6€ che dura due giorni. Volendo si può acquistare anche un biglietto cumulativo con l’orto botanico.
La Torre dei Guinigi è aperta tutto l’anno tranne il 25 dicembre, mentre la Torre delle Ore soltanto da marzo a ottobre. Gli orari vanno dalle 9:30 del mattino fino al pomeriggio (la chiusura varia a seconda del mese, dalle 16:30 alle 19:30).

Le mura di Lucca

Non ci sarebbe Lucca senza le sue caratteristiche mura che la proteggono -più che altro lo facevano in passato, anche se non sono state granché utilizzate con questo scopo- e che la rendono così unica. Si tratta di uno degli esempi più significativi di fortificazioni rinascimentali rimasti in Europa. Quattro chilometri e poco più che sono diventati un punto di riferimento per lucchesi e turisti: il posto giusto per fare una bella passeggiata mentre si osserva il profilo della città dal quale spunta spesso e volentieri un campanile o una torre. Bisogna ringraziare Maria Luisa di Borbone, che dal 1815 al 1824 fu la duchessa regnante di Lucca, se la struttura delle mura è stata convertita nel passaggio pedonale su cui oggi è tanto bello passeggiare e se davanti alle mura, prima di accedere in città, si trovano degli ampi prati.

Sulle mura si trova anche un ristorante, il San Colombano, e lo storico Antico Caffè delle Mura, aperto solo poche sere a settimana (io non li ho provati quindi non posa dare un giudizio sul cibo, le location sono però top!).

Piazza dell’Anfiteatro

Nel luogo in cui sorgeva un tempo l’anfiteatro romano oggi c’è una graziosissima piazza “chiusa”, che ha ereditato il nome e la forma ellittica dal lontano parente, su cui si affacciano bei palazzi con facciate in diverse tonalità di giallo -dal pastello al giallo intenso- e che, a livello strada, è un susseguirsi di tavolini di bar e ristoranti (all’interno di alcuni è possibile vedere delle rovine dell’antico anfiteatro romano). Un luogo adorabile, anche quando è preso d’assalto da comitive di turisti in sandali e calzini.

Basilica di San Frediano

Una chiesa che si nota per la sua mole importante nel contesto di un centro storico dove tutto è ravvicinato, per la sua spaziosa facciata disadorna che culmina però nell’appariscente mosaico rappresentante l’Ascensione di Cristo tra angeli alla presenza degli Apostoli (una rarità per una chiesa romanica) e per il suo bel campanile che spunta da dietro e che è visibile da diversi punti della città.

Siamo davanti a una delle chiese più antiche chiese di Lucca, da dove parte ogni 13 settembre la processione di Santa Croce. L’interno, ampio e luminoso, ospita diverse opere interessanti, tra cui non si può non citare il bellissimo fonte battesimale del XII secolo, annoverato come una delle più significative testimonianze della scultura romanica lucchese. Non si conosce il nome di chi ha firmato l’opera, ma si sa soltanto che le mani ce le hanno messe ben tre artisti.
L’ingresso alla basilica è a pagamento (3€), ed è possibile visitarla tutti i giorni dalle 9 alle 18.

Chiesa di San Michele in Foro

Un’altra chiesa che non si può non notare è quella di San Michele in Foro. Si trova praticamente in mezzo alla città e ha una facciata altissima che si innalza sopra il tetto e che culmina con una grande statua in marmo dell’arcangelo Michele (pare sia alta ben 4 metri, quindi poco meno della Madunina di Milano… ma collocata in una chiesa ben più piccola del duomo). Questi è ritratto nel momento in cui sta per distruggere un drago con una lancia, e una leggenda narra che abbia al dito un anello in cui è incastonato un diamante talmente grosso il cui luccichio è visibile la sera da un punto preciso nella piazza.
L’interno della chiesa non è enorme, ma comunque grazioso. Ed è gratuito (orari di apertura: dalle 7:40 alle 12 e dalle 15 alle 18).

Attrazioni nice to have (leggi: se avanza tempo)
Avete visto tutte le cose che vi ho elencato sopra? Benissimo. Se vi avanza tempo allora, procedete con queste altre oppure, se avete fame, saltate direttamente al paragrafo finale dove si parla di cibo. Prometto che sarò più breve a ‘sto giro… quantomeno ci provo. Apprezzate lo sforzo.

Orto botanico
Vedrete una grande chiazza verde mentre passeggerete per le mura, questo è l’orto botanico. Si può acquistare il biglietto in combo con la Torre dei Guinigi e/o la Torre delle Ore, altrimenti costa 4€. È aperto tutto l’anno, ma in alcuni periodi solo su prenotazione (più info a questa pagina).
È stato voluto da Maria Luisa di Borbone (quella che ha fatto rimettere a posto le mura), nel contesto di lavori pubblici per promuovere lo spirito dell’Illuminismo durante il suo breve ma culturalmente intenso governo.

Casa natale di Puccini
Uno dei cittadini più illustri di Lucca, se non il più illustre di tutti, è stato il compositore Giacomo Puccini, che a Lucca vide la luce il 22 dicembre del 1858. In città è cresciuto, ha iniziato gli studi musicali e ha composto i primi lavori adolescenziali per poi trasferirsi a Milano e proseguire/perfezionare la sua arte. La sua casa natale, oggi Puccini Museum, fu venduta dal padre in un momento di difficoltà economica, per poi essere ricomprata dallo stesso Giacomo dopo il successo clamoroso di Manon Lescaut. Visitare la casa di Puccini permette di conoscere la vita e le opere di questo grande personaggio nonché di ammirare alcuni interessanti oggetti a lui appartenuti.
Il museo è aperto, in linea di massima, tutti i giorni tranne il martedì dalle 10 alle 18 o 19, ma gli orari cambiano di poco dipendentemente dal mese (quindi controllate in questa pagina prima di andare). Il costo del biglietto d’ingresso è di 7€.

Museo della Cattedrale
In prossimità del Duomo di San Martino, di cui vi ho già parlato, si trova il “suo” museo. Classe 1992, conserva non solo opere provenienti dal complesso architettonico della cattedrale, ma anche arredi destinati alle funzioni liturgiche. Di particolare interesse sono i codici e coralli miniati a cui è dedicata un’intera stanza, e gli ornamenti del Volto Santo, usati ancora oggi per “vestire” il prezioso simulacro di Cristo conservato in Cattedrale il 3 maggio e il 14 settembre.
Gli orari di apertura del museo sono variabili (vi consiglio quindi di controllare qui) e il costo del biglietto è di 4€, 9€ se si fa il combinato con l’ingresso alla cattedrale e la salita al campanile.

Cose curiose da vedere
Parlandovi delle attrazioni di Lucca nelle righe precedenti ho già accennato ad alcune leggende e curiosità (il Volto Santo, l’eterna giovinezza di Lucida Mansi, il labirinto scolpito fuori dalla Cattedrale, il diamante che brilla nella statua dell’Arcangelo Michele). Qui ve ne riporto ancora un paio.

La pietra del diavolo

Il centralissimo Palazzo Bernardini in via Santa Croce nasconde, a dire il vero nemmeno troppo, un particolare nella sua facciata che pare sia opera del diavolo in persona, ossia lo stipite di una finestra particolarmente incurvato (si trova a destra del portone). Questa testimonianza diabolica risale ai tempi in cui il nobile Martino Bernardini decise di far costruire il palazzo laddove si trovava un’immagine della Madonna. Furono in molti a suggerirgli di inserire la sacra immagine nel suo progetto, ma lui preferì stare a sentire il diavolo che si intromise e lo convinse a eliminarla. A lavori conclusi Martino si accorse dello stipite incurvato e furono molti i tentativi fatti per rimetterlo a posto, ma tutti invano: era, e rimane tutt’oggi, la testimonianza del diavolo tentatore, capace di persuadere anche le persone ricche e potenti.

Mondadori Bookstore

Al 20 di via Roma si trova la libreria Mondadori. Non la cito tanto per i libri che qui si possono trovare, ma per la sua location d’eccezione. È ospitata in un antico palazzo nobiliare e al suo interno sono ancora ben visibili le testimonianze del passato, tra gli scaffali di libri. Fateci un salto quando passate da lì!

Dove mangiare a Lucca – qualche suggerimento
Su consiglio di un’amica di Lucca, ho cenato nella Trattoria da Leo in via Tegrimi 1 (pagina Facebook). In breve: senza infamia e senza lode. Devo dire che non mi sono goduta molto la cena perché ero reduce da un pranzo a base di fiorentina (ho avuto pure il coraggio di cenare :-/), quindi ve lo consiglio, ma non ero troppo in grado di intendere e di volere. È stato simpatico mangiare fuori e il conto onesto (50€ per un antipasto da dividere, due piatti, due dolci, acqua e vino).

Un’altra opzione che mi era stata consigliata, ma che ho saltato perché mi è stata venduta come “costosa” e io volevo spendere poco è il ristorante Giglio in piazza del Giglio 2 (sito Internet). Un’amica (un’altra, non sempre la stessa o.O) ci era stata e si è trovata molto bene, poi altre due persone che ho incontrato a Lucca me ne hanno nuovamente parlato bene. Direi che ho abbastanza input positivi per provarlo la prossima volta che torno a Lucca (e mi guarderò bene dallo strafogarmi a pranzo!). Se nel frattempo lo provate voi, voglio assolutamente sapere la vostra opinione!

Per la colazione ho due pasticcerie “rivali” da suggerirvi: Pinelli e Taddeucci. Entrambe espongono nella loro vetrinetta brioche e paste paradisiache. Io ho fatto, invece, una colazione mediocre (anzi scarsa: il cornetto con la marmellatina monouso a lato nemmeno nei peggiori autogrill) e costosa in piazza dell’Anfiteatro, ma ho voluto prediligere la location che dava il meglio di sé in una tiepida mattinata autunnale, in un orario in cui di gente se ne vedeva ancora poco in giro. Non è stata una buona colazione, ma sicuramente bella 🙂

Ho però rimediato portandomi a casa non uno ma ben due dolci tipici di Lucca (davanti a decisioni così importanti non so mai cosa scegliere, nel dubbio li ho presi entrambi): la torta di verdura da Pinelli e il buccellato da Taddeucci. Cosa sono? L’ho già spiegato qui, non fatemi ripetere che sono pigra 😀

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Leggi i commenti (2)

  • Bell'articolo! Sarò a Lucca tra pochi giorni e seguirò alla lettera i tuoi consigli :)

    • Grazie Annavagabonda, poi fammi sapere come l'hai trovata! È una città deliziosa. :-)
      E, mi raccomando, assaggia la torta di verdura: è troppo particolare, non puoi esimerti!
      Buon viaggio
      Silvia

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