Metto da subito in chiaro che un giorno soltanto è troppo poco per visitare bene Catania. Se, con ritmi molto intensi, una giornata può essere sufficiente per visitare le attrazioni principali, non è comunque abbastanza per vivere la città come merita di essere vissuta e farsi travolgere dalla sua voglia di vivere. E non è nemmeno abbastanza per assaggiare tutte le prelibatezze della tavola (che sono tante, e tutte molto caloriche). Se poi mettiamo in ballo anche i favolosi dintorni da esplorare, non c’è proprio storia. Quindi, se non potete fare diversamente, cominciate con un giorno per avere un antipasto di Catania, ma ripromettetevi di tornare.
Nelle righe che seguono cerco di fornirvi un po’ di materiale per ottimizzare la vostra visita di Catania in un giorno, inserendo il minimo sindacale da vedere, combinandolo con gli orari di apertura (NB consiglio di non farlo di domenica perché i mercati sono chiusi). E buttando qua e là qualche suggerimento gastronomico che non fa mai male (se poi volete approfondire l’argomento “cosa mangiare a Catania”, potete leggete questo post). Un itinerario da fare a piedi che tocca i seguenti punti:
- Il mercato del pesce A’ Piscaria
- Piazza Duomo e dintorni
- Lungo via Etnea
- Fera ‘o Luni
- Chiesa di San Gaetano alle Grotte
- Giardino Bellini e via dei Crociferi
- Via Plebiscito, la patria della carne di cavallo
- Teatro Greco-Romano e Odeon
- Monastero dei Benedettini
- Suggerimenti sparsi (se avanza tempo)
Il mercato del pesce A’ Piscaria
Innanzitutto a’ Piscaria, il vivace mercato del pesce che si svolge nelle viuzze a sud ovest della piazza del Duomo. Intercettate la fontana dell’Amenano (nonché il chiasso): dietro ad essa c’è una scalinata in pietra lavica che permette di buttarvi nella mischia. Anche se ormai è diventato tappa fissa di tutti gli itinerari turistici, a’ Piscaria non ha perso nemmeno un po’ della sua autenticità e non visitarlo sarebbe davvero una grossa mancanza.
A’ Piscaria si svolge tutti i giorni tranne la domenica, dall’alba fino a esaurimento scorte, quindi nel primissimo pomeriggio. Il meglio di sé lo dà all’apertura.
Piazza Duomo e dintorni
Al centro della piazza, si trova fiera la riconoscibilissima Fontana dell’Elefante, composta da un basamento sopra il quale si erge un elefantino (che poi tanto ino non è) in pietra lavica che regge un obelisco sulla schiena. U Liotru – è questo il suo nome – è il simbolo della città dal 1239, anno in cui rubò il titolo a San Giorgio.
Informandosi all’adiacente Museo Diocesano è possibile visitare anche le Terme Achilliane, nella parte sotterranea della piazza (dovete sapere che Catania custodisce nel sottosuolo una sorta di città parallela proprio sotto la sfarzosa ricostruzione barocca, che comprende appunto le Terme Achillane).
Lungo via Etnea
Dopo la visita del mercato, delle chiese e volendo anche del Museo Diocesano e delle Terme Achillane, imboccate la lunga ed elegante via Etnea tenendo gli occhi ben aperti perché, oltre ai negozi che si trovano in qualsiasi centro di qualunque città, si possono ammirare dei pregevoli edifici.
Quasi subito, sulla sinistra, la basilica Collegiata (al secolo basilica di Maria Santissima dell’Elemosina), si distingue per la sua magistrale facciata convessa in tipico stile barocco catanese.
Arrivati in Piazza Stesicoro, affacciatevi a vedere quel che rimane dell’Anfiteatro Romano. Un tempo doveva essere qualcosa di grandioso – pensate che arrivava a ospitare fino a 15000 spettatori – ma oggi lo possiamo soltanto immaginare: la parte visibile corrisponde solo a un pezzo dell’edificio originale. E doveva essere anche molto scenografico, poiché la pietra lavica e i mattoni con cui è statao costruito, erano abbelliti da decorazioni in marmo.
Fera ‘o Luni
Imboccate ora via San Gaetano alla Grotta per immergervi nella Fera ‘o Luni, un altro caratteristico mercato catanese. È un po’ più trascurabile rispetto a’ Piscaria ma comunque interessante, soprattutto per chi ama curiosare tra le bancarelle. Si svole tutti i giorni tranne la domenica in piazza Carlo Alberto e vie limitrofe e, come in tutti i mercati d’Italia, dopo una certa ora (indicativamente le 14) le bancarelle cominciano a diradarsi.
Qui non c’è solo pesce, ma si spazia dall’abbigliamento alla frutta e verdura, passando per i dolciumi e la paccottaglia. Il tutto condito da una buona dose di folklore siciliano contaminato da una presenza extracomunitaria. Un melting pot piuttosto vivace. 🙂
Dopo aver attraversato a passo di lumaca tutta la piazza del mercato (la concentrazione di gente munita di trolley da riempire di acquisti è esagerata), troverete nuovamente respiro in via Umberto I.
Chiesa di San Gaetano alle Grotte
A questo punto vi segnalo una chicca che merita una breve deviazione: la minuscola e sorprendente chiesa di San Gaetano alle Grotte in piazza Carlo Alberto. La chiesa in sé non è particolarmente interessante, ma custodisce al suo interno una profonda e suggestiva grotta lavica in cui venne ricavata inizialmente una cisterna ipogea di epoca romana, per poi essere tramutata in sepolcreto paleocristiano delle necropoli. Si narra inoltre che la grotta sia stato il primo luogo di sepoltura di Sant’Agata.
La chiesa è aperta tutti i giorni dalle 9:30 alle 12 e dalle 17 alle 19:30, ma non è detto che sia sempre possibile scendere nella cripta. Io ho avuto la fortuna di trovarla aparta, e visitabile a pagamento, perché c’era una manifestazione culturale in corso.
Ritornate poi in via Etnea e proseguite verso nord. Se nel frattempo vi è venuta fame, recuperate un arancino (mi raccomando, UN arancino: a Catania è maschio) da Savia, un locale storico e sempre affollatissimo dove, per 2,50€ – questo è il prezzo al banco – tapperete il buco nello stomaco (a dire il vero un arancino è più che sufficiente per un pranzo, ma io ho in serbo per voi altri programmi… nonché di farvi mangiare tardi!). E comunque vi svelo un segreto: da Savia preparano anche dei dolci spaziali, cannoli in primis, quindi valutate voi se dare un’inclinazione dolce o salata alla vostra pausa.
Giardino Bellini e via dei Crociferi
Portatevi dall’altra parte del parco e, dopo aver percorso il viale degli uomini illustri, vi ritroverete all’inizio di via della Maddalena. Ce la fate a resistere ancora un pochino prima del pranzo? Perché ho un posto – più che altro un’esperienza – da suggerirvi non troppo distante da qui, ma prima vorrei farvi camminare ancora un po’ e mostrarvi dell’altro.
Spostatevi verso sud fino a raggiungere quella che è definita la via più bella della città, via Crociferi. Un susseguirsi di edifici barocchi, uno più bello dell’altro, culminanti in villa Cerami, sede della facoltà di Giurisprudenza. Mi raccomando, passeggiate in Via Crociferi in tutta lentezza (anche se la fame si sta facendo sentire!) perché è davvero di una bellezza unica. In diversi edifici che decorano via Crociferi si nota lo zampino di Giovanni Battista Vaccarini, l’architetto che a Catania viene spesso nominato poiché qui ha lavorato tantissimo e ha dato un importante contributo alla ricostruzione dell’impianto urbanistico della città dopo il devastante terremoto del 1693. Via Crociferi è, tra l’altro, uno dei luoghi più rappresentativi della Catania post sisma.
Via Plebiscito, la patria della carne di cavallo
Adesso dirigetevi verso via Plebiscito per scoprire una Catania autentica e ruspante, assolutamente epurata di fighetti e schizzinosi. Laddove la lunga via fa una curva a gomito (civici intorno al 700), comincia il mondo dei mangiatori di carne di cavallo, carne consumata e apprezzata da sempre in città. Un susseguirsi di locali non troppo raccomandabili ma assolutamente raccomandati (semicit. Dissapore) che vi faranno vivere un’esperienza 100% catanese.
Davide e Achille è il posto più popolare, ma se troppo affollato (come sempre) anziché sedersi ad uno dei suoi traballanti tavolini bordo strada, potete ripiegare su altri locali analoghi che da queste parti non mancano. Fino alle 15 non vi faranno storie e vi daranno da mangiare: dopo è possibile che sia già tutto chiuso o in via di chiusura.
Teatro Greco-Romano e Odeon
Decidete l’ordine di visita in base all’ora che si è fatta, tenendo bene a mente che il Monastero è visitabile solo prendendo parte a un tour guidato che parte all’inizio di ogni ora (più info nel paragrafo sotto), mentre il Teatro e l’Odeon sono aperti da lunedì alla domenica dalle 9 alle 19 in estate e da lunedì a venerdì dalle 9 alle 17 in inverno (biglietto intero 6€).
Il teatro è un luogo molto suggestivo della città. Nell’aera archeologica che possiamo visitare oggi si trova un teatro romano che è stato del tutto inglobato nel tessuto urbano sette-ottocentesco e che sorge su un preesistente teatro greco. L’aspetto attuale risale al II secolo, quando la struttura venne ingrandita, ed è stato realizzato interamente in pietra lavica (siamo o non siamo alle pendici dell’Etna?). Ai tempi d’oro arrivava a ospitare fino a 7000 spettatori.
Molto più modesto, ma comunque non trascurabile, il confinante teatro minore (Odeon) dove con molta probabilità si svolgevano esibizioni musicali e poetiche.
Monastero dei Benedettini
Il complesso del monastero è davvero enorme e, solo a titolo riassuntivo, cito alcuni luoghi salienti: i due grandi chiostri, i seminterrati cinquecenteschi, i resti di due domus romane (pazzesche!), le modeste stanze degli abati, il giardino dei novizi, le cucine, i magazzini costruiti sopra dei banchi di lava. Uno spettacolo unico in cui si ha la possibilità di vedere e conoscere buona parte della storia della città (e di quando esosi fossero i benedettini che lo abitavano!).
Da un punto di vista pratico, per visitare il Monastero bisogna prendere parte a un’interessante visita guidata della durata di 75 minuti. Le visite hanno luogo, allo scoccare di ogni ora, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 e il biglietto costa 10€. Soprattutto nei weekend è caldamente consigliata la prenotazione (qui i contatti).
Suggerimenti sparsi (se avanza tempo)
Se avete ancora voglia di cultura, dirigetevi nuovamente verso Piazza Duomo e proseguite fino in via Museo Biscari per visitare il superlativo Palazzo Biscari (gli orari di apertura sono dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19, tutti i giorni tranne la domenica). Questo palazzo privato, il più importante della città, uno dei più vecchi e uno dei più belli, appartiene agli attuali principi di Biscari che accompagnano personalmente i visitatori nella loro umile dimora, svelandone la raffinata eleganza e i segreti tra le molteplici stanze. La visita guidata costa 10€ e suggerisco di farla perché non basta dare un’occhiata da fuori per rendersi conto del valore artistico di questo luogo. Un visitatore del calibro di Goethe, durante il suo viaggio in Italia a fine Settecento, ne rimase incantato e lo stesso è accaduto in tempi decisamente più recenti alla band britannica Coldplay che ha deciso addirittura di girarci il videoclip di Violet Hill nel 2008.
Leggi anche:
- Cosa mangiare a Catania
- Cosa vedere e fare a Aci Trezza e Aci Castello
- Cosa vedere a Siracusa in un giorno
- Cosa vedere a Palermo in un due giorni
- Storie, curiosità, tradizioni e cose belle da vedere in Sicilia
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NB se non trovate coerenza tra quanto scritto nel post e i commenti è perché questo post è stato scritto in data 11/03/2017, per poi essere successivamente aggiornato e ripubblicato più volte.
Leggi i commenti (22)
Grazie per questo bell'itinerario! A breve saremo a Catania. Molto utile :-)
Ciao Kiki, grazie mille!
Vedrai che Catania ti piacerà ;)
Buon viaggio e fammi poi sapere com'è andata!
Utile l'itinerario descritto: grazie.
Di Catania che dire? Interessante; mi ha fatto riflettere, soprattutto sulla questione della multietnicità e della accoglienza. Io pensavo che Napoli fosse una città con queste caratteristiche, invece niente a che vedere con Catania!
Ciao Nazzareno, grazie mille ;)
Mi sembra di capire che la città ti sia piaciuta, ottimo!
Si, mi è piaciuta.
(Tu che hai visitato anche Palermo, quale delle due ti è piaciuta di più?).
Difficile dirlo, anzi... difficilissimo! A me son piaciute entrambe da morire, mi metti in difficoltà con questa domanda! :)
Ti capisco: non ti vuoi sbilanciare per diplomazia...;)
Non è questione di non volersi sbilanciare: è che proprio non ho una risposta! ;)
Ok
Ok
Sono stata in vacanza a maggio ho preferito alloggiare a mascalucia in provincia al bed and breakfast etna massalargia ,ottima posizione per spostamenti per Taormina etna e siracusa,.Ci hanno consigliato di andare a mangiare la sera da mario a catania in via crociferi ottima trattoria immersa nel barocco,ci hanno fornito i voucher sconto per una bellissima escursione sull'etna e ci hanno consigliato di visitare la pescheria e la fiera.Grazie
Ciao Diana,
grazie per il tuo contributo!
Buona serata
Silvia
Grazie per i suggerimenti! Sarò a Catania e dintorni qualche giorno per Capodanno 2020.
Grazie a te per il commento Silvana!
Che bello che te ne vai in Sicilia, ti sto inviando un sacco! :)
Catania poi è una delle mie città preferite...
Torna a farmi sapere le tue impressioni se ti va!
Buona domenica e buon 2020,
Silvia
Tornata due giorni fa da Catania. Ho alloggiato al Nuovo Hotel Sangiuliano (hotel semplice, ma con personale gentilissimo), proprio vicino al quartiere San Berillo, ma non mi sono addentrata nei suoi vicoli che comunque, da via Coppola, apparivano pittoreschi. Ho mangiato alla Trattoria del Forestiero (ottima) e la pizza da EAT, lì vicino (ottima anche quella). Spettacolare il Monastero dei Benedettini e la vista dalla cupola della Badia di Sant'Agata al tramonto (con l'Etna visibilissimo). Ottimo il panino in via del Plebiscito con due hamburgher (che lì chiamano polpette) di cavallo, anche se la sera ancora non avevo fame! Ho visitato il Teatro Bellini (solo di mattina), molto bello, e mangiato arancini e cannoli da Savia! Se avete tanto posto nello stomaco, vi consiglio la trattoria "da Mario" in via dei Crociferi (obbligatoria prenotazione perché è sempre pieno): una carrellata di antipasti che pareva non finire più (salumi, formaggi, ricotte, olive, carciofi e chi più ne ha più ne metta) a 12€ a testa, è più che sufficiente per chi mangia in modo normale. Se poi avete fame, potete aggiungere, con qualche € in più, anche la carne.
Avrei ancora qualcosa da aggiungere, ma mi dilungherei troppo! Buon 2020 e grazie mille per i tuoi suggerimenti, Silvia: sono stati utilissimi!
Wow Silvana, sembra proprio che Catania ti sia piaciuta! :)
Grazie per essere tornata sul blog a lasciare la tua testimonianza: i tuoi suggerimenti saranno sicuramente utili a qualcuno!
Ti auguro un 2020 pieno di weekend come questo! :)
Buona serata,
Silvia
Grazie mille per le numerosissime ed interessanti dritte. Saremo a Catania tra tre settimane e mi sono segnata tutto ciò che hai scritto!
Ciao Chiara,
mi fa piacere sapere che hai trovato dritte interessanti nel mio blog. :)
Catania è una città bellissima, son certa ti piacerà!
Fammi sapere poi com'è andata.
Buon pomeriggio,
Silvia
Ho viaggiato volentieri con il pensiero, leggendo il tuo itinerario, spero di farlo presto live. Grazie!
Ciao Lara,
grazie per il tuo commento, ti auguro di poter visitare presto la bella Catania! :)
E mi auguro di poterci tornare presto anche io! ;)
Buona giornata,
Silvia
Visitata Catania oggi. Non mi è piaciuta per niente! Molto sopravvalutata. Non ho trovato né cartelli, né indicazioni. Tutto chiuso nelle ore centrali, nessun ufficio informazioni. A parte la gente molto gentile e gli arancini molto buoni.
Ciao Tosi,
grazie per il tuo contributo.
Mi spiace che Catania non ti sia piaciuta... sei la prima persona che mi dice così.
Pensa invece che io la adoro e non vedo l'ora di poterci tornare!
Ti auguro una buona serata,
Silvia