In molti credono che un viaggio a Bruxelles non sia anche sinonimo di esperienza gastronomica: nulla di più sbagliato. La capitale belga ha molto da offrire anche nel piatto e le occasioni per tenere le gambe sotto ad un tavolo non mancano di certo. Se decidete di fare un weekend a Bruxelles non mettete in valigia i sensi di colpa, altrimenti non ne uscirete vivi ma, piuttosto, lasciate spazio per gli eventuali souvenir mangerecci che vorrete assolutamente portare a casa.
Se avete fretta di saltare al piatto che vi interessa, cliccate in uno dei link qui di seguito:
Moules et frites – Patatine fritte – Cioccolata – Gaufres – Speculoos
Cozze e patatine
Moules et frites, tanto per iniziare. Cozze e patatine rappresentano uno dei piatti principali della gastronomia bruxellese. Vi sembra un accostamento curioso? Provatelo e cambierete subito idea. Se poi si abbina il tutto ad una birra ghiacciata (belga, ovviamente), la questione non si pone nemmeno. Praticamente in tutti i ristoranti della città vengono servite moules et frites ma se volete andare a colpo sicuro, spostatevi dal centro e andate da La Bonne Humeur, un ristorante una spanna sopra agli altri in fatto di cozze. Se preferite invece rimanere in centro, Chez Léon, per quanto molto turistico, rappresenta una garanzia.
Patatine fritte
Ho già accennato alle patatine fritte in accompamento alle cozze ma nessuno vieta di mangiarle anche da sole, anzi. A Bruxelles le patatine fritte sono uno snack popolarissimo e praticamente ad ogni angolo della città c’è un chiosco che le vende. La particolarità delle patatine fritte di Bruxelles è la doppia frittura prima a bassa temperatura e successivamente ad alta, per renderle morbide fuori e croccanti dentro. La disputa su dove si mangiano le patatine fritte più buone della città risale alla notte dei tempi e divide gli abitanti di Bruxelles in due: i sostenitori di Masoin Antoine e quelli di Frit Flagey. Chi avrà ragione?
Cioccolata
Il Belgio è la patria della cioccolata e anche la capitale è naturalmente allineata sulla questione. A Bruxelles si può e si deve fare incetta di cioccolatini e praline (che, tra l’altro, sono state inventate proprio qui da Jean Neuhaus nel 1912, #diolobenedica) e come ennesima conferma che siamo nel posto giusto troviamo pure il museo del cacao e del cioccolato. Le strade della capitale vedono susseguirsi, una dopo l’altra, numerose boutique del cioccolato dove commesse dotate di guanti bianchi armeggiano con cura questa merce preziosa. Molte marche di cioccolata sono in vendita anche nei supermercati, a prezzi decisamente ridotti rispetto a quelli dei negozi dedicati, ma i prodotti sono esattamente gli stessi. Se però volete comprare delle praline artigianali, come consigliato, dovete necessariamente bussare alla porta di una di queste lussuosissime boutique del cioccolato.
Secondo alcuni il merito per cui il cioccolato belga è così buono e rinomato in tutto il mondo sta nella qualità di cacao utilizzato, ossia quello delle piantagioni africane. A questo proposito c’è una doverosa parentesi da aprire che, nonostante l’argomento, lascia un po’ l’amaro in bocca: la storia del cioccolato in Belgio è inevitabilmente collegata allo sfruttamento del Congo, colonia belga da inizio Novecento fino al 1960 e teatro di una vera e propria pulizia etnica che provocò la morte di milioni di congolesi.
Gaufres
Rimanendo sul dolce, altra costante di Bruxelles e del Belgio in generale sono le gaufre (o waffle), delle cialde morbide dentro e croccanti fuori cotte su delle apposite piastre che danno loro l’aspetto quadrettato. La cosa curiosa è che la gaufre di Bruxelles è stata inventata nella vicina città di Gand, ma si è sempre chiamata così perché “suonava meglio”. In qualsiasi caso Bruxelles è piena di locali in cui mangiare una gaufre appena fatta ma, se volete fare come la gente del posto, ordinatela semplicemente cosparsa di zucchero a velo e non ricoperta da tonnellate di panna montata e fragole.
Speculoos
I biscotti speculoos sono dei biscotti alla cannella che tradizionalmente venivano preparati solo in occasione della festa di San Nicola a dicembre. Al giorno d’oggi, invece, si trovano durante tutto l’anno. Se volete assaggiarne di buoni (ma buoni buoni eh) vi consiglio di fare un passo alla Maison Dondoy, altrimenti se vi accontentate di quelli industriali, che creano comunque dipendenza e in Italia non si vendono, basta andare in qualsiasi supermercato. I più popolari sono quelli della Lotus, marca che ha anche inventato la discutibilissima crema di Speculoos: molto meglio la nostra Nutella.
Eppoi ci sono loro, i cavolini di Bruxelles. Ok, non stiamo propriamente parlando di una leccornia al pari di quelle che vi ho appena elencato, ma almeno citarli mi sembrava d’obbligo! E poi sono ricchi di vitamine, fibre, antiossidanti e minerali.
Cavolini a parte (lo so, non sono granché invitanti…) non vi è venuta voglia di partire alla volta di Bruxelles? Tenete conto inoltre, che tutto è annaffiato da litri di birra, e che birra! Ma questa è un’altra storia…
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Leggi i commenti (5)
Parto sabato per Bruxelles e questo articolo è stato veramente utile, grazie :)
Che invidia, partirei volentieri con te!
Mi raccomando, sfondati di cioccolata e patatine fritte anche per me, e vai a cena a La Bonne Humeur!
Buon viaggio :-)
io aggiungerei la cucina fiamminga (tipo waterzooi, una zuppa di verdure, carne e pesce), la carbonnade a la flamande (uno spezzatino cotto nella birra trappista, buonissimo)
:)
Molto interessante: non me lo farò mancare nel mio prossimo giro a Bruxelles! ;-)
Grazie del contributo PetiteEtoile!
buone le patatine morbide fuori e croccanti dentro!