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I confetti Mucci e il Museo del Confetto Mucci ad Andria

    Categorie ItaliaPuglia

Un’eccellenza del territorio andriese di cui voglio parlarvi oggi – già da tempo lo avevo fatto su Instagram – sono i Confetti Mucci. Meno noti fuori dai confini pugliesi rispetto ai pugliesissimi latticini, taralli e olio, ma decisamente da non trascurare. E se non ne avete mai sentito parlare, suggerisco di colmare la lacuna al più presto. In che modo? Beh, intanto proseguite nella lettura di questo articolo e poi, andate alla ricerca del rivenditore più vicino per passare alla prova pratica. Infine, qualora doveste passare da Andria (dove c’è Castel del Monte, per intenderci), non perdetevi un giro al Museo del Confetto Mucci con tanto di visita guidata. Ma andiamo per gradi.

Come sono arrivati i confetti ad Andria

L’azienda Mucci è un’azienda a conduzione familiare che propone confetti da 130 anni, seguendo ancora oggi metodi artigianali e dettami dell’alta tradizione confettiera. Tutto nasce nel lontano 1894, quando Nicola Mucci, dopo un soggiorno a Napoli in cui aveva imparato l’arte dolciaria, torna nella sua città natale, Andria, per mettersi a produrre confetti, caramelle e cioccolato. Mossa che si dimostra vincente in quanto questa produzione, seppur cambiata e adattata ai tempi che corrono, continua tutt’oggi ed è ancora gestita dalla famiglia Mucci, alla 4a generazione (il fatto che sia rimasto tutto in famiglia, mi affascina molto).

Confetteria Mucci: confetti ma non solo

Il prodotto di punta dell’azienda Mucci – ora come allora – sono i Tenerelli ossia dei confetti più morbidi rispetti a quelli “tradizionali”,  ripieni di mandorle di Toritto (altra località pugliese non troppo distante da Andria) o nocciole del Piemonte Igp, ricoperti da cioccolato (bianco, fondente o al latte) e da un leggero strato di confettura colorata.

Ma non si producono solo Tenerelli nello stabilimento Mucci. Vanno assolutamente menzionati anche le Dragées, confetti* ripieni con liquori e rosoli (io ho una dipendenza incurabile da quelli ripieni di sambuca e ricoperti di cioccolato bianco) e i Fruttini di Marzapane, vere e proprie opere d’arte commestibili, talmente belli che quasi spiace mangiarli.

Qual é la differenza tra confetti e dragées?

*Avendo citato le Dragées, fatemi aprire una parentesi relativa alla differenza tra queste e i confetti. Nel paragrafo sopra, per semplicità, le ho descritte come confetti ma, proprio durante la visita guidata al Museo del Confetto Mucci di Andria, ho scoperto la differenza tra i due: i confetti sono ricoperti di zucchero, mentre le dragées sono ricoperte di cioccolato. Forse non tutti conoscono questa differenza e in pochi usano i due termini nella maniera corretta. Ma se volete fare gli eruditi in materia, da oggi sapete come fare. 😉

Come nasce un confetto?

Questo è quello che potete scoprire visitando il Museo del Confetto Mucci ad Andria. Oltre a venire a conoscenza dell’affascinante storia della famiglia Mucci, durante la visita guidata al piccolo ma affascinante museo si fa un vero e proprio tuffo nel passato grazie ai tanti attrezzi del mestiere esposti nelle sale con i quali venivano realizzati i confetti e gli altri prodotti dolciari. Tra questi, tanti stampini dalle varie forme e le indispensabili bassine, grossi contenitori rotanti per realizzare la confettatura di mandorle o nocciole, operazione che viene diretta tutt’oggi dal mastro confettiere (una professione che si apprende direttamente sul campo, qualora forste interessati). Il modo in cui vengono realizzati i confetti e gli altri prodotti è parzialmente cambiata nel corso del tempo, come facile immaginare, ma possiamo dire che il carattere artigianale permane. Oggi i confetti e gli altri prodotti Mucci vengono alla luce nello stabilimento Mucci a Trani.

Qualora foste interessati a visitare il Museo del Confetto Mucci, vi ricordo che la visita, che dura 45 minuti, va prenotata in anticipo dato che è riservata a piccoli gruppi. Trovate tutti i riferimenti nel sito ufficiale.

E, ricordate, che non serve necessariamente una ricorrenza per mangiare confetti, anche se nella nostra tradizione sono quasi sempre legati a ricorrenze e lieti eventi, come un battesimo o un matrimonio. Mangiare un buon confetto… rappresenta di per sé un lieto evento. 😀

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