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Caffè Fiorio a Torino: bere un espresso insieme alla storia


Torino ha un numero di caffè e locali storici a dir poco “imbarazzante”. E il Caffè Fiorio è solo uno dei tanti. Qui Personaggi del calibro di Cavour, D’Azeglio, Balbo e Rattazzi solevano recarsi per bere un caffé (o magari un bicerin) e, ovviamente, parlare di politica. Lo stesso Carlo Alberto era un assiduo frequentatore del locale e la domanda “che cosa si dice al Fiorio?” era una costante delle sue udienze quotidiane. Almeno così riportano le cronache dell’epoca e a me piace crederlo.

Il Caffé Fiorio apre i battenti a fine Settecento e da subito viene frequentato da una clientela di orientamento conservatore, tanto da essere ribattezzato “Caffè dei Codini” o “Caffé dei Macchiavelli”. L’ambiente è molto elegante e raffinato ed ancora oggi mantiene questa atmosfera un po’ retrò. Specchi, velluto rosso e stucchi fanno respirare “odore di storia” già dall’ingresso in via Po 8, nel pieno centro di Torino.

E nonostante le cose siano un po’ cambiate da allora, il Caffè Fiorio è ancora oggi un punto di riferimento per gli abitanti della città e tappa irrinunciabile per i turisti che passano in rassegna tutti i caffè storici di Torino. Qui si viene per far colazione (caffè al banco 1 €, brioches 1,20 €) ma non solo: si servono anche spuntini, pranzi leggeri ed aperitivi.

Fiore all’occhiello del Caffè Fiorio sono i gelati e c’è chi dice che proprio qui sia stato inventato il cono da passeggio (Wikipedia sembra invece pensarla diversamente). Più plausibile l’ipotesi che il Fiorio abbia abbattuto il tabù che vietava alle donne di mostrarsi pubblicamente con un cono gelato in mano.

Al bancone si trova una fontanella che spilla acqua ad una piramide di bicchieri: non fatevi intimorire, non è un’opera d’arte contemporanea e se avete sete potete tranquillamente prenderne un bicchiere.

Per approfondire l’affascinante storia del locale vi rimando al sito ufficiale del Caffè Fiorio, in cui è raccontata dettagliatamente.

Altri suggerimenti su bar, ristoranti e locali in cui mangiare e bere a Torino li trovate invece cliccando qui.

 

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