Chi mi segue da tempo sa della mia insana passione per le città dall’alto. Che poi, tutto sommato, non è nemmeno una cosa così originale: a chi non piace salire il più in alto possibile per farsi un’idea della città che sta visitando? Fatta eccezione per chi soffre di vertigini, si intende.
E così anche per Bologna mi appresto a parlarvi dei migliori punti d’osservazione panoramici: uno arcinoto, uno mezzo e mezzo e l’ultimo possiamo definirlo una mezza chicca.
Torre degli Asinelli
Che ve lo dico a fare: è la torre degli Asinelli la protagonista indiscussa di Bologna dall’alto. Con la sua posizione centralissima, i suoi 97,20 metri d’altezza e i suoi 498 gradini, regala un panorama di torri e tetti rossi senza eguali sulla città. Trovandosi proprio nel cuore di Bologna, dalla sua sommità si riesce a vedere proprio tutto: da San Petronio al ghetto, sconfinando fino alle vicine colline bolognesi (ma solo quando non c’è troppa nebbia che le nasconde).
Il biglietto per salire sulla torre costa 3 € ed è aperta al pubblico tutti i giorni con orari un po’ diversi dall’estate all’inverno.
Santuario di San Luca
Lo so, la vista su Bologna dal santuario di San Luca non è completa. Tuttavia mi sembrava carino aggiungerlo alla lista perché, se di città se ne vede solo un pezzo, quello dove c’è lo stadio per intenderci, la vista sui colli bolognesi circostanti è davvero favolosa!
San Michele in Bosco
La terrazza panoramica di San Michele in Bosco è un altro must dei panorami da cartolina di Bologna. L’ex monastero rimane in posizione sopraelevata rispetto alla città ma è raggiungibile con una passeggiata di soltanto 15 minuti circa a partire dal centro.
Ma la cosa più affascinante non è tanto limitarsi ad ammirare il panorama sulla città dal sagrato di San Michele insieme alle coppiette che si sbaciucchiano, quanto intrufolarsi all’interno del contiguo istituto ortopedico Rizzoli fino a raggiungere la finestra posta alla fine di un lungo corridoio. Qui si apre una vista molto bella sulla città, ovviamente con le torri Garisenda e Asinelli che fanno da protagoniste, anche se da questa angolazione tendono a sovrapporsi. A dirla tutta non è molto diversa dalla vista che si ha dal sagrato, a parte le ante della finestra in primo piano, ma è affascinante la location. E già che ci siete, date una sbirciata al chiostro dell’istituto al piano di sotto (il corridoio rimane al primo piano) nonché alla piccola ma interessante mostra di fotografie che documentano i primi esperimenti ortopedici che venivano fatti all’istituto.
San Petronio (ei fu)
Segnalo inoltre che, durante i restauri della facciata di San Petronio, per un periodo limitato di tempo è stato possibile salire sul cantiere fino a 22 metri d’altezza per poi affacciarsi proprio sopra piazza Maggiore ed abbracciare un panorama sul salotto della città da un punto d’osservazione un po’ insolito. È un peccato che non sia più possibile ammirare Bologna da questo punto di vista, ma in compenso la basilica è tornata più splendida che mai. L’avete vista?
Giusto per farvi patire un po’, vi posto un video del panorama che si vedeva da lassù…
Adoro Bologna, è da quando che ho iniziato l’università in questa città che mi sento dentro come diverso 🙂
Che vista meravigliosa. Il 19/01/2020 saremo in visita piuttosto veloce a Bologna. San Petronio è nella nostra sceneggiatura, così come San Michelle. Queste viste dall’alto sono affascinanti.
Ah, Pink Floyd è fantastico.
Grazie del commento Cleber, ti confermo che Bologna dall’alto è bellisima!
Non ho capito però cosa c’entrano i Pink Floyd…