Amsterdam, capitale dell’Olanda. Città rinomata in tutto il mondo per la sua apertura mentale. Città di Van Gogh e di Rembrandt, delle donnine in vetrina, delle biciclette e dei canali, della sfortunata Anna Frank e degli snack a base di aringhe crude. Una città unica nel suo genere (e non vi azzardate a paragonarla a Venezia solo perché è sull’acqua!) dove cultura, storia e creatività vanno a braccetto.
Ma al di là delle tante cose interessanti da vedere, una città come Amsterdam nasconde, delle piccole grandi sorprese, talvolta nascoste nei posti più impensati, altre sotto i nostri occhi anche se difficili da trovare.
Ho raccolto un po’ di materiale e sono andata a caccia di curiosità nella capitale olandese. Sicuramente mi sarò persa qualcosa per strada (chi volesse contribuire è il benvenuto nei commenti), però sono in grado di intrattenervi per un po’ con queste chicche:
- La statua del piccolo boscaiolo
- La tabaccheria Art Déco
- La cappella del Pappagallo
- Gli omaggi alle prostitute
- L’inghiottitore
- I cortili segreti
- Lairesse Apotheek
- La casa più stretta
La cartina di tutti questi luoghi si trova a questo link. Armatevi di una bicicletta e andateli a cercare! 🙂
The little woodcutter: la statua del piccolo boscaiolo
Tantissimi abitanti di Amsterdam e turisti saranno passati vicino alla statua del piccolo boscaiolo miliardi di volte senza nemmeno accorgersi della sua esistenza. Questo perché, nonostante la sua location centralissima, è posizionata in maniera talmente strategica che, se non la si va apposta a cercare, difficilmente la si nota.
Inoltre, le dimensioni piuttosto ridotte -non più di 50 cm di altezza- non facilitano il lavoro. È collocata sul ramo di un albero nello spazio verde che si incontra non appena attraversato il ponte davanti a Leidesplein, una delle piazze più famose della città. Per darvi qualche info più precisa: lasciandovi la piazza alle spalle e attraversando il ponte, la trovate sulla destra. Ma non cercatela all’ingresso del Vondelpark perché non è lì.
Non si sa chi sia l’autore di questa piccola e deliziosa scultura che dal 1989 occupa il ramo di un albero nell’intento di tagliarlo, anche se la leggenda narra che sia opera della regina Beatrice in persona…
PGC Hajenius: la tabaccheria Art Déco
Anche chi non fuma o chi è contro il fumo (io, ad esempio) dovrebbe comunque fare un salto in questa tabaccheria. Si trova al 96 di Rokin, quindi in pieno centro ad Amsterdam, ma passa facilmente inosservata perché dall’esterno non dice granché. È l’interno il pezzo forte: un ambiente tutto decorato in stile Art Déco con pareti in marmo italiano ed eleganti vasi per contenere il tabacco in ceramica di Delft, allineati ordinatamente sugli scaffali.
Questo negozio così come lo vediamo oggi risale al 1915 anche se il capostipite della famiglia, Pantaleon Gerhard Coenraad Hajenius, iniziò la sua attività di venditore di sigari nel lontano 1826, quando aveva soltanto 19 anni, per diventare presto lo spacciatore ufficiale di diverse corti europee. Era uno che di sigari e tabacco ne sapeva un sacco, così come chi ha in gestione oggi il negozio. Una cosa importante: non si può entrare da PGC Hajenius con cibo e/o altre cose che potrebbero contaminare l’aroma di tabacco.
Gli orari di apertura sono i seguenti: lunedì 12-18; da martedì a sabato 9:30-18; domenica 12-17.
Sito ufficiale di PGC Hajenius.
La cappella del Pappagallo
Una caratteristica di Amsterdam è che, nei posti più impensati, si trovano dei luoghi di culto (no, non vi voglio parlare della chiesa in soffitta, lo hanno già fatto in troppi). Questo perché, quando nel 1578 i Paesi Bassi diventarono protestanti, i cattolici si trovarono a professare la loro religione da clandestini, utilizzando nomi in codice per identificarli, spesso di animali o oggetti. La chiesa dei santi Pietro e Paolo aka cappella del Pappagallo (de Papegaai) è uno di questi.
Si trova in un posto che più nascosto di così non potrebbe essere ossia nella centralissima Kalverstraat, la via dello shopping per eccellenza, tra un negozio di abbigliamento monomarca e uno di souvenir. All’ingresso uno slogan emblematico: “Een kwartier voor God“, 15 minuti per Dio. È un luogo sorprendentemente pacifico nonché molto affascinante, non perdetevelo. Lo trovate al 58 di Kalverstraat, praticamente davanti al McDonald’s.
Sito ufficiale della chiesa (solo in olandese).
Le sculture in omaggio alle prostitute
Proprio davanti alla Oude Kerk, la chiesa più antica di tutta Amsterdam, incastonata tra i sanpietrini che compongono la piazza, si trova una scultura dedicata alle prostitute della città, rappresentante una mano che accarezza un seno. La scultura è spuntata fuori una mattina di febbraio del 1993 e si dice sia di un artista sconosciuto che si diverte a piazzare opere anonime negli angoli più impensati della città. Non è immediato trovarla essendo incastonata nella pavimentazione, ma basta fare un po’ di attenzione a dove si mettono i piedi.
Sempre nella Oudekerksplein si trova un’altra scultura dedicata alle prostitute di Amsterdam, decisamente più visibile di quella di cui vi ho appena parlato: Belle dell’artista olandese Els Rijerse, una scultura rappresentante una donna sull’uscio di una casa che guarda il mondo davanti a sé in maniera molto sicura. Un’iscrizione nel basamento della statua recita: Respect sex workers all over the world.
Tutto questo, come forse avrete immaginato, succede nel distretto a luci rosse di Amsterdam dove, tra un bar, un coffee shop, un ponte e una vetrina (ci siamo capiti di che tipo), spunta anche una chiesa.
L’insegna dell’inghiottitore
In diversi edifici di Amsterdam si trovano delle insegne che in passato servivano come indicazione per trovare il posto che si stava cercando. Ce ne sono parecchie in città, una più curiosa dell’altra, ma quella dell’inghiottitore, le batte tutte.
Rappresenta la testa di un Moro con tanto di turbante nell’atto di ingoiare una pastiglia, quella che ha sulla lingua. Indovinate cosa sorgeva un tempo sotto questa insegna? Una farmacia. Il motivo per cui la testa è di un Moro anziché di un pallido abitante di Amsterdam viene spiegata da una leggenda ambientata nel 17mo secolo, periodo in cui sorsero tutte queste insegne: nei giorni di mercato un uomo di colore affiancava il farmacista “assaggiando” le pastiglie preparate da quest’ultimo davanti a un pubblico più o meno incuriosito e/o bisognoso di un rimedio per una malattia. Che fine abbia fatto l’aiuto farmacista non è dato saperlo (con la testa imbalsamata sopra ad un negozio?). L’insegna si trova ancora oggi appesa al numero 7 di Herenstraat, una delle 9 Strade di Amsterdam.
I cortili segreti di Amsterdam
Un’altra particolarità di Amsterdam, come di altre città olandesi, è quella di possedere dei cortili interni agli edifici che mai te lo aspetteresti. Se uno dei problemi della città è proprio lo spazio, tanto che le larghezze delle case non sono particolarmente generose, mai e poi mai si penserebbe di trovare ampi cortili pieni di verde una volta varcata la soglia della porta. Non succede sempre, è il caso di dirlo, ma non è difficile rimanere piacevolmente sorpresi.
Non voglio parlare del super pop Begijnhof, la cui quiete è violata ogni giorno da orde di turisti, ma di spazi più ridotti e meno noti, ma non per questo meno sorprendenti. Anzi. Il mio obiettivo era quello di visitare lo Zon’s Hofje in Prinsengracht 159-171, teoricamente aperto dal lunedì al venerdì dalle 10 del mattino alle 5 del pomeriggio, ma non sono riuscita perché, tutte le volte che son passata lì davanti, chi lo aveva visitato prima di me si era scordato di lasciare la porta aperta, mannaggia a lui.
Per caso però, continuando a passeggiare per Prinsengracht, ho scoperto al numero 89-133 un altro cortile segreto, lo Hofje van Brienen, costruito dove un tempo sorgeva un birrificio. Alcuni raccontano che il cortile venne fatto costruire da un barone come atto di riconoscenza, dopo che scampò la morte rinchiuso in una prigione dove passò buona parte del tempo a pregare per la sua liberazione. Comunque siano andate le cose, è un posto dove la pace regna più che incontrastata. Sbrigatevi a visitarlo prima che lo scoprano in troppi!
Lairesse Apotheek
E adesso facciamo un salto in farmacia anche se siamo sani come pesci, perché ad Amsterdam ce n’è una che merita assolutamente una visita disinteressata. La Lairesse Apotheek, situata al 40 di De Lairessestraat è una vera e propria chicca: progettata da Concrete di Amsterdam, un’agenzia che sviluppa concetti (almeno così dichiara sul suo sito), è attualmente una delle farmacie dei Paesi Bassi ad avere una vastissima scelta di medicine alternative.
Ma, al di là di questo, è come è organizzata che la rende così speciale: l’ingresso e la vetrina esterna sono una rappresentazione sui generis della tavola periodica degli elementi di Mendeleev, mentre l’interno, un ambiente circolare, è completamente riempito da cassetti di plexiglass verde pieni di medicine. Nel pavimento sono inoltre rappresentate delle foglie di ginko biloba e completa il tutto un tronco d’albero che arriva fino al soffitto. Il significato di tutto ciò è quello di offrire conoscenze mediche incoraggiando benessere e serenità.
La farmacia è aperta dal lunedì al venerdì dalle 8:30 alle 18 e il sabato dalle 10 alle 17.
Sito ufficiale della Lairesse Apotheek.
La casa più stretta di Amsterdam
Come già detto, tutte (o quasi) le case di Amsterdam si caratterizzano per una larghezza non particolarmente generosa, tanto da motivare la presenza di un gancio nella parte alta della facciata (ci avevate fatto caso?) al quale si appendeva e si appende tutt’ora la carrucola per tirare su le merci, soprattutto in sede di trasloco. E se questo problema si presenta in quasi tutte le abitazioni della capitale olandese, per lo meno quelle del centro, in una in particolare le cose sono ancora più complicate. Si tratta della casa al numero 7 di Singel, larga poco più di un metro (quindi larga qualche centimetro in più del portone d’ingresso) e che vince il premio di casa più stretta di Amsterdam. È talmente stretta che, le prime volte che sono passata da Singel, non l’ho nemmeno notata. Si dice però che l’interno sia leggermente più ampio del fronte. Ce lo auguriamo per chi ci vive 🙂
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HEY ASPETTA, non scappare via così!
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Ci recheremo ad Amsterdam in ottobre… finalmente, direi. Dopo lunghi vagabondaggi, forse riuscirò a visitare questa città così unica.
Adoro le chicche e le “cacce al tesoro” e questo articolo me lo sono salvata per l’occasione….
Grazie mille,
Elena
Io vado a nozze con queste cose! 😀
adoro queste curiosità e particolarità!! grazie per l’articolo
Felice di sapere che ti sia piaciuto! 🙂
Adoro questi consigli.. grazie mille
Grazie Daniela per il tuo commento!
Io adoro andare a caccia di curiosità! 🙂
Buona giornata,
Silvia