Paese che vai… Brutti e Buoni che trovi. Succede proprio così: non vi è mai capitato di andare in una pasticceria più o meno a caso in qualche località italiana, principalmente del Nord, e di vedere in bella mostra dei biscotti dalla forma irregolare identificati come Brutti e/ma Buoni? A me spessissimo, tant’è che ero convinta si trattasse di un espediente utilizzato dai pasticceri per giustificare dei biscotti usciti un po’ peggio degli altri. Poi è arrivata l’illuminazione.
Trovandomi in quel di Gavirate, scopro che i Brutti e Buoni vedono i loro natali proprio in questo comune in provincia di Varese nel lontano 1878, per poi diffondersi un po’ in tutta la Lombardia e successivamente sconfinare. La trovata è di Costantino Veniani che, dopo aver carpito i segreti dell’arte della pasticceria a Milano, si trasferisce a Gavirate dove, con l’aiuto della moglie Giuseppina Anderwill, mette su la sua pasticceria e dà alla luce questi dolcetti a base di nocciole e mandorle tostate (gli altri ingredienti sono albume, zucchero, aroma naturale di vaniglia).
I Brutti e Buoni ci mettono ben poco a diventare popolari, ed è inutile dilungarsi a spiegare il perché. Si dice inoltre che personaggi del calibro di Giosuè Carducci, Giuseppe Verdi e la Regina Elena di Savoia li apprezzassero un sacco.
Oggi a preparare i Brutti e Buoni, utilizzando ancora la ricetta originale, in modo artigianale e con ingredienti naturali, sono i discendenti di Costantino e Giuseppina. Unico vezzo che si sono concessi gli eredi è stato quello di creare delle varianti al cioccolato, alla cannella e al cocco dei Brutti e Buoni, per offrire una scelta un po’ più ampia.
Dolcetti leggeri e dal gusto delicato, i Brutti e Buoni vengono incartati in coppia come da tradizione, in un involucro bianco a scritte blu (per quelli alla vaniglia) dove le parole di Costantino Veniani invitano a esigere la sua firma e a diffidare delle imitazioni.
Oltre ad abbinarsi a bevande calde come tè e caffè, vanno provati anche con spumanti e liquori, in particolare con l’Elixir del Borducan, un liquore locale ottenuto dall’infusione di scorze d’arancia, spezie ed erbe officinali.
La Pasticceria Veniani, un elegante ambiente dallo stile un po’ retrò che ricorda gli anni in cui i Brutti e Buoni son stati inventati, si trova al numero 4 di piazza Matteotti a Gavirate. È aperta tutti i giorni dalle 7:30 alle 13 e dalle 14 alle 19:30, tranne il lunedì che si concede il pomeriggio di riposo.
La trovate anche sul web: sito ufficiale e pagina Facebook.
La confezione più piccola di Brutti e Buoni disponibile da Veniani è da 200 grammi e costa 7€.
Che poi, diciamocelo: così brutti secondo me non lo sono… 🙂
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Buon giorno,
Dove si puo comprare questi biscotti in Svizzera?
Grazie per sua risposta.Gertrud Bitterlin
Buongiorno Gertrud e grazie per il commento.
Purtroppo non ti posso aiutare perché non so dove tu possa comparli in Svizzera. Puoi però provare a fare una veloce ricerca su Google per vedere se c’è qualche store online che li vende e che fa spedizioni in Svizzera.
oppure hai una scusa già pronta per farti un giro in Italia! 😀
Buona fortuna e buona serata,
Silvia