Non ho più l’età per i Full Moon Party. Più verosimilmente non l’ho mai avuta. Quindi, oltre a recarmi a Ko Phangan in Thailandia rigorosamente *non* in periodo di Full Moon Party (a dire la verità è stato un caso, ma ringrazio il cielo che sia andata così: mi sarei sentita alquanto fuori luogo in mezzo a giovani festaioli pronti a bere, ballare e bere ancora fino all’alba), ho apprezzato altre attività oltre al dolce far niente sdraiata su una spiaggia paradisiaca di cui l’isola è assolutamente ben fornita 🙂
Quindi che fare a Ko Phangan?
Andare in spiaggia, ovviamente
L’isola vanta spiagge di sabbia bianca e finissima, più o meno affollate. Se siete alla ricerca della quiete più totale, recatevi nella parte nord dell’isola oppure spostatevi in taxi boat per raggiungere alcuni lidi pressoché ignoti ai più pigri e difficilmente raggiungibili in altri modi. Da una spiaggia all’altra il taxi boat costa 150 bath.
Sfrecciare in motorino per le strade accidentate dell’isola
Se la vita da spiaggia vi annoia, affittate uno scooter (solitamente il prezzo si aggira sui 150 bath al giorno, più le spese per la benzina) e buttatevi alla scoperta dell’isola. Inoltre lo scooter è l’unico mezzo di trasporto che vi permette di girare quasi tutta l’isola in autonomia, e che può essere quasi indispensabile anche se volete solo spostarvi da una spiaggia all’altra: i taxi collettivi garantiscono soltanto un servizio di spola tra il porto e le spiagge principali e comunque alla fine risultano essere più costosi, dato che una corsa di sola andata costa come il noleggio di uno scooter per un giorno, se non di più.
Le strade dell’isola, anche se sono in corso di un pesante restyling, sono ancora parzialmente in condizioni disastrose e ci sono un sacco di salite/discese piene di curve. Quindi fate molta attenzione e guidate con prudenza. E non fate i fighi: indossate il casco anche se vi rovina l’acconciatura e anche se sembra essere poco di moda sull’isola.
Arrampicarsi fino in cima alla vetta più alta dell’isola: il Khao Ra
Trattasi di una scarpinata di circa un’ora e mezza di cammino in salita nella fitta giungla.
Non è necessaria la guida come si legge praticamente ovunque perché il sentiero è ben segnalato. Tutto il terrorismo che fanno le guide turistiche e gli opuscoli gratuiti reperibili un po’ ovunque sull’isola mi sembra un po’ esagerato. Chiaramente non bisogna sottovalutare questa collinetta e prendere le dovute precauzioni, ma si tratta comunque di un’escursione fattibile in autonomia. Nella seconda parte del sentiero, quella in cui ci si trova esattamente nel bel mezzo della giungla, in effetti ci sono dei tratti un po’ ambigui e dove ci si potrebbe perdere con relativa facilità ma se si ha l’occhio allenato e un po’ di buon senso, il sentiero si riconosce facilmente.
Se intendete effettuare l’escursione, portatevi acqua in abbondanza (c’è un pochino d’umidità) e, volendo, anche del cibo per recuperare energia. Partite presto la mattina e portatevi assolutamente delle scarpe da trekking leggero con un minimo di carrarmato sotto, la crema solare e il repellente per insetti.
Una volta in vetta (627 mt) il panorama dovrebbe essere molto, molto bello. Parlo al condizionale, perché il giorno che son salita io c’era tanta di quella nebbia che non vedevo oltre il mio naso, tanto per non sentire nostalgia di Milano.
Visitare uno dei tanti monasteri dell’isola
In completo contrasto rispetto all’anima festaiola di Ko Phangan, sull’isola si trovano diversi monasteri dove regna pace e tranquillità e che rappresentano i luoghi ideali per la meditazione. Sì, perché se c’è chi si devasta ai Full Moon Party, c’è anche chi decide di dedicarsi ad attività di altro tipo. E non escludo che ci siano persone che si dedicano prima ad una cosa, e poi all’altra 😀
Molto suggestiva è l’atmosfera che si respira al Wat Kow Tahm, sul cucuzzolo di una collinetta non troppo distante da Haad Rin, la spiaggia dei Full Moon Party. Se siete fortunati potrete anche incontrare qualcuno che ha deciso di trascorrere un po’ di tempo a meditare presso il Wat Kow Tahm con cui scambiare quattro chiacchiere. Nel complesso c’è un belvedere, non perdetevelo.
Inoltre a Ko Phangan ci sono delle belle e non troppo impegnative passeggiate da fare, delle graziose cascate da visitare e del buon cibo da assaggiare (possibilmente allontanandosi dai miliardi di bungalow e resort che spuntano un po’ ovunque lungo la costa).
Che poi vi svelo un segreto: party di qualsiasi tipo (half moon, e via discorrendo) ce ne sono sempre, principalmente nell’estremità sud orientale dell’isola, che è poi quella a vocazione più festaiola di tutta l’isola. Quindi il rischio di andare a Ko Phangan e non fare festa… è davvero molto basso! 😉
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Che figata!! Devo andare in Thailandia il prossimo anno.. lo metto nella mia wishlist .-)