Nell’entroterra ligure, in provincia di Genova ma a due passi dal Piemonte, si trova Ronco Scrivia, un piccolo comune che da un punto di vista turistico non ha granché da offrire se non la possibilità di fare un trekking sul monte più panoramico dell’intera Valle Scrivia, Monte Reale che dai suoi 902 metri di altezza sorveglia il paese e parte del Parco dell’Antola di cui fa parte.
Premetto che sono molto di parte nello scrivere questo post perché, anche se per semplicità dico di essere genovese, in realtà è a Ronco Scrivia che sono cresciuta e spesso torno per trovare amici, parenti e la mia cagnolina. Monte Reale, in particolare, è uno di quei posti che ho nel cuore: mi rendo conto che non ci troviamo sulle Dolomiti o nel parco di Portofino, ma ogni scarrafone è bello a mamma soja, che volete farci!
Cominciamo dalla informazioni logistiche. Per arrivare a Monte Reale, da Ronco Scrivia, partono due sentieri:
- uno più corto e decisamente più ripido, che parte dalla frazione Cascine (circa 50 minuti)
- uno più lungo e dolce che parte da località Minceto (circa 1 ora)
Se siete poco allenati è più raccomandato il secondo (il primo in certi tratti picchia parecchio!) ma, tuttavia, non ho mai sentito di nessuno che non sia riuscito ad arrivare in cima anche intraprendendo questo approccio più “cattivo”.
Arrivando col treno, dalla stazione l’imbocco del sentiero più vicino è quello che parte dalle Cascine. Basta superare la chiesa, attraversare il ponte in pietra e prendere la strada asfaltata in salita (volendo ci sono anche delle scorciatoie). In 20/30 minuti si arriva all’inizio del sentiero.
Arrivare al Minceto a piedi dalla stazione ferroviaria è un po’ più lunga, ci vuole anche più di un’ora. Se siete in macchina, invece, il problema non sussiste.
Ogni momento dell’anno è buono per andare a Monte Reale, sia d’estate che d’inverno con la neve.
Una volta arrivati in vetta ad accogliervi c’è il piccolo ed accogliente rifugio, tenuto come un gioiellino dagli Amici di Monte Reale, un gruppo di volontari che si preoccupa della cura e della manutenzione. Troverete della legna per accendere la stufa e c’è anche tutto l’occorrente per cucinare, compresa l’acqua corrente (ma non potabile). E’ anche possibile dormire nel rifugio: al primo piano c’è una foresteria con 4 letti a castello. Il rifugio è sempre aperto, tranne la “stanza da letto” al piano di sopra. Potete chiedere le chiavi chiamando i numeri 010.9350040 o 347.4088509. Dormire al rifugio è gratuito, tuttavia un’offerta non è sgradita.
Ovviamente va poi tutto rimesso a posto e i rifiuti vanno portati a valle: cose purtroppo non troppo scontate…
Tutti gli anni, la seconda domenica di luglio c’è la festa a Monte Reale con messa e pranzo in vetta, mentre la terza domenica di settembre si fa la polentata. Ad organizzare questi eventi sono sempre gli Amici di Monte Reale che investono il ricavato per rendere sempre più bello questo rifugio (grazie :-)). Per informazioni e prenotazioni (assolutamente obbligatori, data la massiccia affluenza!) potete chiamare i numeri che vi ho riportato sopra.
Dalla vetta si gode di un bel panorama a 360° su tutta la valle e oltre. C’è chi dice, nelle giornate particolarmente terse, si riesca a vedere addirittura la Corsica. Io non l’ho mai vista (e ci son salita tante di quelle volte che non potete nemmeno immaginare…), ma mi piace comunque crederlo.
Da Monte Reale un sentiero porta poi alle rocche del Reopasso e alla via ferrata Deanna Orlandini, ma questa è un’altra storia…
Che ci crediate o no, anche Monte Reale ha un sito tutto suo, in cui potete trovare molte più informazioni di quelle che vi ho riportato in questo post. Ci arrivate cliccando qui.
in realtà si può arrivare a monte reale anche da una terza via, ovvero da grifoglieto (anche se penso che ormai la strada sia in uno stato di quasi completo abbandono).
Sì Sergio, verissimo! Nel post ho però preferito parlare solo dei due sentieri che partono da Ronco dato che sono i più “popolari” :-)Quello da Griffoglieto è davvero poco battuto…
Bellissimo itinerario, grande panorama ma soprattutto splendida accoglienza da parte degli Amici di Monte Reale. E poi pensando in grande può essere la prima tappa di una Alta Via dell’Antola fino a Gorreto raggiungibile tutta con mezzi pubblici: il treno a Ronco e le corriere ATP a Gorreto…roba da Dolomiti!