Prendendo in considerazione la piccola fetta di mondo che ho visitato fino ad oggi, a mio modesto parere le isole Lofoten sono uno dei posti più belli in assoluto. La loro conformazione è talmente bizzarra da sembrare uno scherzo della natura, ma di quelli riusciti bene. Molto bene. Montagne aguzze che si buttano in mare trovando spazio tra i tanti isolotti irregolari che formano l’arcipelago. Profondi fiordi. Casette rosse -sono i rorbuer, gli alloggi che un tempo ospitavano i pescatori- e rastrelliere con i merluzzi ad essiccare completano il quadretto. Sembra davvero di essere dentro una cartolina.
Ogni stagione è buona per andare alle Lofoten, basta sapere a cosa si va incontro ed essere preparati. L’estate è senza dubbio il periodo più popolare per visitare le isole: temperature gradevoli, possibilità di fare un sacco di belle escursioni e -perché no- anche il bagno in mare, luce fino a tardi e trasporti pubblici abbastanza frequenti.
Ma in inverno, quando le cime delle montagne e i tetti delle case si tingono di bianco, diventa tutto ancora più magico. Io suggerisco vivamente un viaggio alle Lofoten in inverno ma bisogna saperlo prendere (e vivere) nel modo giusto.
Ho raccolto un po’ di spunti durante il mio soggiorno invernale alle Lofoten e li ho ordinati cercando di dare loro un senso logico e di rispondere a un po’ di domande che io mi son posta prima di partire e che mi hanno chiesto in molti una volta rientrata. Nello specifico, risponderò a:
- Fa freddo?
- Quante ore di luce ci sono?
- Come arrivare?
- Come spostarsi?
- Dove dormire?
- Cosa fare?
- ma, soprattutto… ne vale la pena?
Fa freddo alle Lofoten in inverno?
Partiamo dalle basi, le temperature. Ci troviamo al di sopra del Circolo Polare Artico di circa 200 chilometri ma tuttavia non si muore di freddo, nemmeno in inverno. Questo non significa che possiamo prendere la questione sottogamba, ma nemmeno farci spaventare -o, peggio, frenare- dal freddo. Ovviamente bisogna vestirsi nella maniera adeguata. L’abbigliamento a strati è sempre una buona idea -io suggerisco di avere il primo strato, quello attaccato alla pelle, ossia maglietta intima a maniche lunghe e “mutandoni” lunghi, in lana 100%, non sacrificate nessun punto percentuale per cederlo all’acrilico!-, vi permetterà di stare tutto il giorno fuori (magari anche la notte per vedere l’aurora boreale) senza patire il freddo.
Alla corrente del Golfo va fatto un ringraziamento particolare: è lei che mitiga le temperature, rendendole non troppo rigide (da altre parti alla stessa latitudine se la passano molto peggio).
Quante ore di luce ci sono?
Dipende dal mese: se dicembre e gennaio possono averne soltanto da 0 (!) a 3, a febbraio siamo già sulle 6/9 e a marzo (che poi non è nemmeno più inverno) dalle 10 alle 14.
Dopodiché si va col sole ad oltranza in prossimità dell’estate, ma questa è un’altra storia.
Come arrivare alle Lofoten: nave, bus, aereo
Via nave da Bodø (il traghetto ci mette circa 3 ore e mezza e costa sui 22€, qui potete vedere tratte e orari) o anche con l’Hurtigruten, il mitico battello postale che si scoppia tutta la costa norvegese da Bergen a Kirkenes, o viceversa, passando anche per le isole Lofoten (i porti in cui si ferma sono Svolvær e Stamsund). Questa seconda opzione vi permette di arrivare sia da nord che da sud (qui potete farvi un’idea delle fermate che fa la nave prima di arrivare alle Lofoten), approfittando della possibilità di navigare tra i bellissimi fiordi per un tratto più o meno lungo. Non è economicissima -il prezzo varia a seconda di quante ore o quanti giorni state sulla nave-, ma è un ottimo modo per unire lo spostamento con un’attività, che poi è quella di guardare incantati il paesaggio. Inoltre, se dovete fare uno spostamento molto lungo, funge anche da alloggio.
Via terra si può arrivare solo da nord percorrendo la E10, la strada che attraversa tutte le isole partendo dal villaggio di Å a sud per proseguire sulla terraferma e, successivamente, alla volta della Svezia. Potete quindi arrivare alle Lofoten in auto da nord e anche in autobus (linea per a Narvik).
C’è anche l’ipotesi aereo, ma non la prendo nemmeno in considerazione: per un turista non ha molto senso, molto meglio arrivare via nave.
Ovviamente queste opzioni per raggiungere le Lofoten son valide tutto l’anno, in inverno cambiano solo gli orari e alcuni collegamenti potrebbero essere ridotti.
Come spostarsi sulle isole
Questo è un punto piuttosto dolente. Se non si noleggia una macchina (opzione cara, quasi proibitiva se si viaggia da soli con un budget ridotto), bisogna fare affidamento sui pochi autobus che circolano in inverno e che, tra l’altro, non permettono di fare le deviazioni oltre la E10, la strada che attraversa tutto l’arcipelago da nord a sud (qui potete vedere le tratte degli autobus e scaricare gli orari).
Personalmente però non ho trovato la cosa molto limitante sia perché cammino volentieri (e tanto) ma anche perché mi ero prefissata di vivere le isole in maniera molto slow, non volendo vedere tutto a tutti i costi, ma passando più tempo nei pochi posti visitati.
E comunque… si può sempre fare l’autostop 😉
Dove dormire alle Lofoten (senza spendere una fucilata)
Alberghi o appartamenti/stanze su Airbnb ce ne sono per così anche alle Lofoten, e i prezzi sono quelli norvegesi. Quindi alti. Se si viaggia da soli e/o in economia una soluzione è rappresentata dall’unico ostello della gioventù aperto in inverno, quello di Å i Lofoten, in una posizione non proprio strategica per visitare il resto delle isole ma a dir poco idilliaca. In inverno non si fa fatica a trovare un posto letto (anzi, si fa quasi fatica a trovare compagni di stanza con cui chiacchierare!) e il prezzo si aggira intorno ai 32€ a notte per i non soci. Se invece possedete la tessera Hostelling International avete diritto a un 10% di sconto. A questo link potete verificare le disponibilità e prenotare. Å è una località deliziosa (vedere per credere), ma anche piuttosto isolata trovandosi all’estremità meridionale delle Lofoten. Qui finisce la strada E10, non si va oltre: se decidete di pernottare a Å e di spostarvi coi mezzi, come del resto ho fatto io, non avrete tantissime possibilità di fare miliardi di cose diverse o di raggiungere l’altro capo delle Lofoten.
Gli altri ostelli presenti sulle isole, in inverno son chiusi: quello di Å rimane quindi l’opzione più economica per dormire.
Cosa fare alle Lofoten in inverno
Essenzialmente godersi il passaggio e questa natura tanto bizzarra quanto meravigliosa. Anche solo “passeggiare” senza meta è un’attività gratificante alle Lofoten. Vi sembra poco?
Se in estate le isole sono un vero e proprio paradiso per gli escursionisti, in inverno quasi tutte le attività legate al trekking diventano impraticabili, soprattutto per la presenza di ghiaccio nei sentieri che, spesso e volentieri, sono molto ripidi. Lo so bene, la voglia di fare trekking sarà tantissima, ma evitate di infilarvi in situazioni che possono rivelarsi pericolose. Nel caso in cui voleste lo stesso avventurarvi su per le montagne (NB io non lo raccomando), assicuratevi di avere l’attrezzatura adeguata tra cui un paio di ramponi.
Per quanto riguarda le attrattive culturali o pseudo tali, molte non sono nemmeno aperte in inverno e comunque la loro utilità è assolutamente discutibile, soprattutto se si rapporta al prezzo esagerato del biglietto di ingresso (siamo abituati troppo bene noi in Italia in quanto a musei…).
In poche parole il mio suggerimento è: vestitevi bene e state in giro finché c’è luce, semplicemente gustandovi questo scenario unico.
Ne vale la pena?
Assolutamente sì! La bellezza e particolarità di questi luoghi non vi farà rimpiangere nemmeno un momento il fatto che in inverno si possano fare molte meno cose che in estate. Poi, se siete fortunati nel beccare dei cieli limpidi potete avere l’occasione di vedere l’aurora boreale… Che volete di più?
Insomma, le Lofoten sono uno di quei posti che fanno bene al cuore ♥
Suggerimenti di lettura:
- Un itinerario di una settimana in Norvegia in inverno
- Aurora boreale low cost (o quasi). Come non spendere uno sproposito
- Andare a caccia di murales a Bodø
- Oslo: un itinerario di un giorno nella capitale norvegese
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Per il cibo come avete fatto? Cucinato in ostello? Fra l’altro i ristoranti sono carissimi in Norvegia e nei miei due viaggi non li ho nemmeno sfiorati…
p.s. ricordo l’ostello di A come davvero bello, disseminato in vecchie case di pescatori, è ancora così?
Sì i ristoranti come dici tu sono inavvicinabili, alle Lofoten come un po’ in tutta la Norvegia. In 3 giorni sulle isole ci sono andata solo una volta a pranzo, che poi non era nemmeno un ristorante vero e proprio ma una sorta di bistrò che faceva pure qualche piatto (io ho preso una zuppa di pesce, buonissima, che costava sui 20€). Per il resto me la son cavata con panini al salmone norvegese di cui vado ghiotta e altri acquisti da supermercato: volendo all’ostello si poteva cucinare e rimediare, quindi, un pasto caldo, ma io già cucino poco a casa, figurati in vacanza 🙂
E comunque ricordi bene: l’ostello di Å è bellissimo! Io ho dormito proprio al piano sopra lo Stockfish Museum, con stanza vista mare ♥